La vita è una partita di calcio fra un ciak e l’altro
Nasce da questo pensiero la nuova rubrica di Gol di Tacco A spillo, il web magazine regolarmente registrato come testata giornalistica composto esclusivamente da donne.
Parlare di calcio al femminile, in toni sempre seri ma meno urlati, talvolta più ironici è l’intento dell’ intervista alfabetica, dove donne raccontano la vita attraverso la metafora del calcio o il calcio attraverso piccole storie di vita.
A intervenire oggi sulle nostre pagine Lavinia Saccardo giornalista e conduttrice televisiva.
Volto ufficiale de Lalaziosiamonoi.it, Lavinia è cresciuta a “pane & pallone”, con una costante: l’amore per la sua Lazio.
A MORE: La Lazio è il primo amore. Per questo vorrei qualcuno accanto che condivida con me questa fede.
B ANDIERA: Di Canio e Nesta. Non hanno mai nascosto l’amore per questi colori.
C ALCIO FEMMINILE: Non lo seguo molto, sono sincera, ma so che sta avendo un successo sempre maggiore.
D ERBY: A Roma è qualcosa di indescrivibile, viverlo dalla curva è un’emozione unica. La mia famiglia è romanista, vivo quella partita un po’ come una guerra casalinga.
E MOZIONI: Vivo emozioni diverse in ogni partita. Sono nervosa anche durante i match più “tranquilli”. L’emozione più grande è stata all’addio di Klose.
F UORIGIOCO: Posso spezzare una lancia in favore delle donne che non sanno spiegare cos’è? È complicato, spesso sbagliano anche gli stessi guardalinee.
G AVETTA: Ne serve molta in ogni mestiere, soprattutto quello del giornalista.
H OOLIGANS: Non mi piace quando dal tifo si sfocia nella violenza.
I NVASIONE DI CAMPO: Scudetto della Lazio 1999/2000. In sottofondo le parole di Riccardo Cucchi: “Sono le 18 e 4 minuti del 14 maggio 2000, la Lazio è campione d’Italia”.
J OLLY: Leiva. Un gran professionista e un ottimo giocatore.
K O: Quello della Roma il 26 maggio. E quale se no?
L EGNO: (pali e traverse): L’incubo peggiore di Immobile. Ne colpisce a bizzeffe!
M ISTER: I mister migliori sono quelli che conoscono la piazza, l’ambiente e la città. Siamo fortunati ad avere Simone Inzaghi.
N AZIONALE: Adoro guardarla. Prima di tifare la propria squadra si tifa Italia. Che sia un’amichevole o una finale del mondiale siamo tutti italiani, sempre.
O NESTÀ: Spesso manca sia a giornalisti che calciatori.
P AURA: L’ho avuta andando allo stadio nel match contro l’Eintracht Francoforte. Certi episodi non dovrebbero accadere nel calcio.
Q UALITÀ E QUANTITÀ: Ciò di cui ogni squadra ha bisogno.
R IGORE: Quello parato da Strakosha a Dybala nella finale di Supercoppa Italiana.
S OCIAL NETWORK: Mi piace vedere cosa fanno i calciatori nella vita di tutti i giorni. Pubblicano di tutto e piace farlo anche a me.
T ACCO: Quelli di Milinkovic in campo. Lo adoro quando fa queste finezze, anche se a volte esagera.
U RLO: Le urla di Simone Inzaghi si sentono fin dagli spalti. A fine partita arriva sempre senza voce.
V ITTORIA: Non una in particolare. La Lazio è la vittoria più grande per me. Ho vinto scoprendo l’amore per questi colori e non tutti hanno questa fortuna.
W AGS: Ne seguo qualcuna sui social.
X ENOFOBIA: Mi dispiace vedere giocatori che stanno male per cori, ululati o insulti da parte di alcuni. Certi “tifosi” non dovrebbero nemmeno essere considerati tali.
Y ING & YANG: Lazio e Roma, opposte in tutto e per tutto.
Z ONA CESARINI: Klose al ’93. Ancora ho i brividi a ripensarci.
Giusy Genovese