Il Calcio dalla A alla Z di Chiara Giuffrida
La vita è una partita di calcio fra un ciak e l’altro
Nasce da questo pensiero la rubrica di Gol di Tacco a Spillo, il web magazine regolarmente registrato come testata giornalistica composto esclusivamente da donne. Parlare di calcio al femminile, in toni talvolta meno seri e magari più ironici è uno degli intenti della redazione più rosa del web.
Intento che si è tramutato anche in un’intervista alfabetica, dove donne raccontano la vita attraverso la metafora del calcio o il calcio attraverso piccole storie di vita.
A sottoporsi oggi alla nostra valanga di domande è Chiara Giuffrida.
Tifosa nerazzurra, modella, volto di SportItalia, attualmente Chiara è speaker radiofonica di Radionerazzurra e collabora per Helbizlive.
Chiara è una ragazza versatile, poliedrica, determinata, amante dello sport e del calcio in particolare, con il sogno della conduzione televisiva.
Amore: L’amore è il sentimento più bello del mondo, in tutte le sue sfaccettature. L’amore è anche passione e la passione per il calcio mi contraddistingue da quando sono bambina.
Bandiera: Azzurra, Rossazzurra e soprattutto Nerazzurra. Italiana fiera e, ad oggi, anche un po’ amareggiata per la mancata qualificazione ai mondiali. Catanese di nascita, innamorata della mia terra; ho scoperto il calcio e lo stadio grazie al Catania. Nerazzurra d’adozione perché ho iniziato a tifare Inter quando mi sono trasferita a Milano. Storia curiosa questa… ve la racconterò in un’altra intervista per non annoiarvi… 😀
Calcio femminile: Una bellissima realtà che purtroppo in Italia ha poco peso mediatico. Ricordo un’esperienza molto bella, in cui premiai a San Siro la squadra femminile dell’Inter.
Derby: Domanda di riserva? Per me un Derby è anche Juventus – Inter. La partita più sentita per del campionato è il Derby d’Italia! Contro la Juve, viene fuori la vera tifosa nerazzurra che è in me!
Emozioni: Il gol segnato allo scadere dell’ultimo minuto di recupero che ti fa vincere la partita. Quel gol da cardiopalma…
Fuorigioco: Classica domanda per mettere in difficoltà una donna in tema di calcio. “Cari maschietti” è l’ora di cambiare tattica!
Gavetta: Una delle parole chiave della mia vita, insieme ad ambizione e determinazione. La gavetta è ciò che serve per formarsi; conoscere i temi e i protagonisti; provare, crescere, sperimentare per inseguire il sogno del giornalismo sportivo televisivo.
Hooligans: La versione infelice della tifoseria. La violenza purtroppo ha contraddistinto il calcio troppe volte e una volta ne sono stata protagonista da bambina: durante il Derby Catania – Palermo nel 2007, gli ultras delle due squadre si sono scontrati con la Polizia ed è costata la vita a un ispettore.
Invasione di campo: Everton-Newcastle: il tifoso che si lega con un filo al palo della porta. Secondo le fonti, il ragazzo avrebbe voluto sensibilizzare sulla questione del riscaldamento climatico.
Jolly: L’asso nella manica che ogni squadra ha e che tira fuori per risolvere situazioni. Per l’Inter quest’anno direi che il jolly sia stato Sanchez.
Ko: La mia Inter che è stata in crisi per un periodo.
Legno: Quella traversa maledetta, quando serve il gol o la fortuna di quando la becca l’avversario… sportivamente parlando… 😀
Mister: Simone Inzaghi, l’attuale tecnico dell’Inter, che ha dovuto rivoluzionare il gioco e la squadra formata da Antonio Conte, reduce dallo scudetto. Con tanta pressione addosso, ha fatto un buon lavoro, portando l’Inter in cima alla classifica, con un bel gioco e delle belle prestazioni. Poi qualcosa si è inceppato e staremo a vedere come si evolverà il suo progetto, la sua strategia fino a fine campionato. Mancano poche partite per decidere chi vincerà lo scudetto.
Nazionale: Qui scende una lacrima per la mancata qualificazione ai Mondiali. Il Ct Mancini ha fatto un ottimo lavoro e l’Italia ha vinto gli Europei, lontano dalle aspettative. Ci siamo emozionati tanto. Ora le cose sono andate diversamente.
Onestà: Un valore nel quale credo molto e che vorrei fosse anche alla base del calcio e dei tifosi.
Paura: Paura di perdere una partita importante.
Q…: Questione di feeling: con la squadra, con la maglia, tra i giocatori, con la società etc.
Rigore: Fabio Grosso al Mondiale del 2006. Uno dei ricordi più belli legati al calcio.
Social network: I social sono uno strumento prezioso per informarsi sulla propria squadra e le dichiarazioni dei protagonisti, ma anche divertenti per seguire la vita dei giocatori, fuori dal campo.
Stadio: Giuseppe Meazza, San Siro. Che domande! 🙂
Tacco: Barella per Brozovic in Inter- Cagliari.
Urlo: Gli allenatori per i propri ragazzi… avete mai notato che Inzaghi a fine partita perde spesso la voce?
Vittoria: La vittoria è un successo e, come ogni successo, è sempre bellissimo. Ad Maiora.
Wags: Mogli e fidanzate bellissime dei calciatori. Mi viene subito in mente Georgina Rodriguez o, in tempi passati, Victoria Beckham.
Xenofobia: Un sentimento brutto e che non capisco, soprattutto in un mondo cosmopolita, come quello in cui viviamo. Amo viaggiare, scoprire e conoscere altre culture e tradizioni. Nel calcio più che xenofobia, ci sono tanti tristi episodi di discriminazione e razzismo.
Ying e Yang: Sono il “giorno e la notte” nella tradizione cinese, due poli opposti, ma interdipendenti. Le donne apparentemente sono considerate “opposte”, “estranee” al mondo del calcio: ad oggi, invece, ne sono sempre più protagoniste in campo e nell’informazione calcistica. L’obiettivo è creare una sinergia tra donne e uomini per un risultato migliore innovativo e di qualità!
Zona Cesarini: Il gol dell’ultimo minuto, il salvataggio “in extremis” del portiere. Handanovic in questo è stato risolutivo tante volte.