Ventiquattro punti e un terzo posto condiviso con la Lazio: il Cagliari si sta trasformando sempre più da squadra rivelazione della Serie A a concreta realtà.
Dopo aver perso le prime due gare di campionato contro Brescia e Inter, la squadra sarda ha inanellato una lunga serie di risultati utili figli di ottime prestazioni, dimostrando che con progettualità e organizzazione si possono raggiungere grandi traguardi.
I meriti, di questo inizio campionato che vede i rossoblu in zona Champions con 24 punti dopo 12 giornate di campionato, sono da ripartire.
In primis, la dirigenza è stata molto abile a costruire una rosa completa ed equilibrata tra giovani e uomini d’ esperienza.
Il centrocampo del Cagliari ha tanta qualità ma si completa anche con corsa, inserimenti e fisicità.
Il gruppo, al di là del lavoro tattico attuato da Maran, è sempre più coeso e compatto: ogni elemento è pronto al sacrificio per il bene della squadra.
La squadra sarda ha una delle migliori difese del torneo; la linea a quattro è affidabilite ma l’intera fase difensiva funziona a meraviglia grazie all’apporto dei centrocampisti e al pressing alto attuato in fase di non possesso.
Tutto ciò lo si deve a giocatori che hanno sposato la linea meticolosa del tecnico noto in passato per essere un difensivista ma che, è bene sottolinearlo, sta anche sfoderando anche tutta la sua competenza tattica e di gestione (con l’infortunio occorso al bomber Pavoletti nella gara d’esordio contro il Brescia, l’allenatore trentino ha messo a punto un altro tipo di gioco che prevedesse maggiore palleggio e inserimenti e meno cross) oltre che al coraggio sia di puntare sui giovani (senza remore ha lanciato ragazzi come Pinna e Oliva).
La sua squadra non rinuncia a giocare, tant’è che fino ad ora ha messo a segno 23 reti realizzate da ben 10 diversi marcatori.
Gli ingredienti per la realizzazione del sogno Europa ci sono tutti. Sarebbe di certo un modo unico e speciale per celebrare il centenario dalla nascita del club.