“Il 2019 cambierà la storia dell’Atalanta”
Questa la sintesi della recente intervista a Antonio Percassi, Patron della Dea, a conclusione di un anno in cui l’ Atalanta si è insediata con forza – ma soprattutto con bellezza – nel panorama della Serie A che conta , affacciandosi con intraprendenza anche in quello europeo, senza paura.
La stagione scorsa ha strabiliato, quest’ anno è partita più in sordina, tra gli scossoni di Gasperini sul mercato, le bellissime prestazioni d’agosto e la cocente delusione del mancato accesso ai gironi di Europa League. Un colpo duro, durissimo da digerire che, unito ai tanti cambiamenti che hanno interessato la rosa, aveva fatto pensare per un attimo che gli orobici potessero essere tagliati fuori dalla zona della UEL.
E invece sono tornati, di prepotenza, insediandosi al settimo posto.
Il Presidente guarda oltre e nella sua testa si disegano già tutti i progetti da realizzare, primo tra tutti lo Stadio nuovo: un’opera da 40 milioni alla quale si lavora incessantemente per rispettare i tempi previsti.
E poi il vivaio, le varie iniziative, e la certezza incrollabile che al centro di tutto vi è una sola persona: Gian Piero Gasperini.
“Il mister è il nostro segreto, la sua ambizione ci aiuta a crescere come società e nel modo di vedere le cose”.
C’è sempre Gasp, in tutto: nel suo modo di pensare come di parlare senza peli sulla lingua, di correre e di far correre i suoi, di coltivarsi i suoi ragazzi fino a farli arrivare esattamente dove lui vuole che arrivino. Forse non c’è squadra al pari della Dea che abbia interiorizzato così tanto il DNA del suo allenatore.
In questa prima parte del campionato l’Atalanta ha vissuto soprattutto dei fasti di Josip Ilicic, il cui ritorno dopo una lunga assenza per seri motivi di salute ha cambiato letteralmente il volto della squadra. Tanto determinante quanto talvolta idolente, è stato ribattezzato dal suo stesso mister e dai compagni “la nonna”, per i suoi continui acciacchi, veri o presunti.
“Arriva agli allenamenti sempre distrutto”.
La seconda parte del girone ha visto emergere invece la figura di Duvan Zapata, partito assai in sordina come un diesel e acquisendo sempre più sicurezza nelle ultime partite: dieci gol fino a oggi per lui, di cui ben 9 nelle gare di dicembre.
E’ lui dunque il condottiero del miglio attacco della Serie A: 39 reti in 19 gare per la Dea.
Qualche ombra, invece, per la stella di casa, Papu Gomez.
Un andamento maggiormente altalenante per l’ attaccante argentino intorno al quale negli ultimi giorni si sono accese le sirene del mercato con le offerte – molto allettanti – che stanno arrivando soprattutto dagli Emirati Arabi e dalla Cina, tanto che la dirigenza pare essersi già mossa in direzione Caprari.
Anche se il Presidente sembra essere stato chiaro:
“I big non si muovono. Ci vogliamo giocare le nostre possibilità senza toccare la squadra”.
Daniela Russo
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