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Iker Casillas, il portiere Campione del Mondo simbolo del Madridismo

Iker Casillas lascia il calcio: uno degli estremi difensori più vincenti della storia del calcio e icona del Real Madrid, è stato Campione del Mondo nel 2010

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“Un hombre que vive por y para el futbol”.

(Vicente Del Bosque, ex allenatore di Casillas)

Maggio 2002, Glasgow.

All’Hampden Park si gioca la finale di Champions tra il Bayer Leverkusen e il Real Madrid. Di fronte a oltre 55.000 spettatori, al minuto 68, entra in campo per sostituire l’infortunato portiere Sanchez, Iker Casillas, che di una finale di Champions, quella del 2000 vinta contro il Valencia, è stato già titolare.

 

I blancos sono in vantaggio ma gli avversari attaccano implacabili; basteranno i 25 minuti rimanenti per fare del nuovo entrato una leggenda e un simbolo del Madridismo. Perché in quel lasso di tempo Casillas sarà così decisivo nel difendere la porta con la sua agilità, i suoi riflessi pronti, il suo senso della posizione, con interventi di piede e parate istintive, tanto da consegnare la nona Coppa dalle Grandi orecchie al suo club.

Il portiere spagnolo sarà un’icona dei blancos per le successive sedici stagioni portando al braccio anche la fascia di capitano.

Nato a Mostoles nel 1981, la sua crescita calcistica avviene proprio con il Real Madrid al quale approda ad appena otto anni, quando i genitori leggendo un annuncio dell’accademia di calcio del club decidono di portarlo ad un provino al Santiago Bernabeu; prove e test d’ammissione superati brillantemente con il conseguente esordio nei pulcini.

Netherlands v Spain: 2010 FIFA World Cup Final

Una carriera costellata di parate spettacolari, prodigiose e di successi quella con i Blancos tanto che Casillas è stato per molti anni primo nella classifica dei portieri più vincenti della storia del calcio.

Il palmares parla chiaro in quanto a vittorie: 5 Campionati spagnoli, 2 Coppe di Spagna, 4 Supercoppe spagnole, 3 Champions League, 2 Supercoppe Uefa, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Coppa del mondo per club, 2 Campionati d’Europa e 1 Campionato Mondiale, quello del 2010.

 

Alle spalle di Gigi Buffon detiene il titolo di miglior portiere del decennio 2001 – 2010 e il record assoluto di presenze in Champions League.

Inarrestabile. Nessuno meglio di lui.

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Ma poi arriva la crisi che coincide con la stagione 2012 – 2013 quando, dopo violente discussioni con l’allenatore Mourinho e un infortunio al polso, viene sostituito da Antonio Adan prima e da Diego Lopez poi.

Un’ esclusione che provoca una frattura non solo nella squadra ma persino nella tifoseria, divisa tra chi lo sostiene e chi appoggia invece le scelte dell’allenatore.

Anche con l’arrivo di Carlo Ancelotti sulla panchina del Real la situazione non migliora, Casillas continua a fare la riserva e ad essere utilizzato solo nelle partite di Coppa, senza lamentarsi e dimostrando ancora una volta l’umiltà che lo caratterizza.

Ritornerà titolare solo nel maggio del 2014, con la cessione al Milan di Lopez.

La parabola discendente di uno dei portieri più forti al mondo inizia il 13 giugno del 2014, Spagna e Olanda nel primo incontro del gruppo B del Campionato del Mondo in Brasile.

Una serata da dimenticare per Casillas, soprattutto in occasione della terza rete avversaria quando esce a vuoto regalando il gol a De Vrij.

Ancora peggio con il quarto gol degli olandesi, Casillas controlla male il pallone di Van Persie; l’estremo difensore del Real viene beffato di nuovo con la quinta rete di Robben.

Anche nella stagione successiva, l’ultima con i blancos, ha qualche smacco di troppo.

Nel 2015 passerà al Porto e  con il nuovo club non sembra ritrovare la forma di un tempo tanto che le sue prestazioni risultano inferiori alle aspettative trovandosi ad essere sostituito nelle stagioni successive da José Sà. Schierato titolare nel maggio del 2018 nella penultima giornata di Primeria Liga, Casillas diventa Campione di Portogallo grazie al pareggio per  0 – 0 nel derby tra Sporting e Benfica.

Il 4 agosto successivo, di nuovo titolare nella partita contro l’Aves vinta per 3 – 1, Casillas si aggiudica la Supercoppa di Portogallo, che coincide con il ventesimo suo titolo con maglie di club. L’11 dicembre, grazie alla vittoria contro il Galatasaray, Casillas raggiunge Cristiano Ronaldo a quota 100 vittorie in Uefa Champions League. 

Lo scorso maggio, durante un allenamento, Casillas viene colpito da un infarto al miocardio dal quale si riprende ma che difficilmente gli consentirà di rimettere piede in campo; in queste settimane è lo stesso portiere a smentire il suo ritiro  ufficiale, riportato da tante testate giornalistiche:Forse dovrò ritirarmi ma lasciatemi annunciare questa notizia quando penserò sia il momento giusto”.

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Il giorno è infine arrivato. Iker ha appena deciso che il suo tempo è finito. Lo ha annunciato con una lettera meravigliosa, dedicata alla famiglia, agli amici, ai colleghi. Ma soprattutto a quel meraviglioso gioco che per lui è stato tutto:

Grazie per avermi donato tutto”

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