Secondo l’Ifab, l’International football association board, riunitosi ad Aberdeen, città scozzese, nel 133/o incontro dell’anno durante il quale si sono discusse norme facenti parte del regolamento calcistico spesso ritrovano soluzioni del caso controverse e parecchio discusse. Uno di questi argomenti discussi e pluri-discussi è il ‘fallo mano’ giudicato spesso e volentieri con parametri parecchio divergenti.
Uno degli attenuanti finora attuati nel prendere provvedimenti contro il suddetto ‘fallo’ è stata la volontarietà o meno del tocco. L’Ifab ha risolto la controversa questione eliminando il cavillo della volontarietà e: “non sarà più permesso che un tocco anche non intenzionale con la mano o col braccio consenta di segnare un gol o di creare un’occasione da gol”.
Qualora, quindi si dovesse incorrere in un tocco di mano, il tocco verrebbe automaticamente considerato da recriminare, volontariamente o meno, in quanto condotta antisportiva passibile di sanzione con il cartellino.
Ad essere modificate anche le disposizioni della barriera sulle punizioni, la rimessa da parte dell’arbitro e soprattutto la posizione del portiere mentre si batte un penalty contro: l’estremo difensore infatti sarà costretto a poggiare un solo piede sulla linea di porta.