Scaduta la clausola rescissoria fissata a 110 mln (in auge solo per i Club esteri), sospirano un po’ di tifosi che dopo l’arrivo di CR7 alla Juventus temevano ancor di più un possibile addio di Mauro Icardi.
La direzione madrilena non è mai stata smentita dal diretto interessato e un possibile interesse di Florentino Perez non era totalmente da escludere. Per fortuna sì.
Mauro Icardi resta. Lo aveva detto Ausilio, ma anche Antonello, Zanetti, Spalletti e l’Inter tutta, ciononostante titolone e niente niente il bomber – fino a ieri – più gettonato e devastante della Serie A in ballo per uno scambio con Gonzalo Higuain. Scambio sì con un bomber di tanto rispetto ma che aveva fatto scomporre i nerazzurri più creduloni. Sì perché credere che Icardi andasse alla Juve era roba da creduloni; come qualcuno disse “Trovo più fattibile che ci vada Ronaldo che non Icardi” e infatti così fu.
Ronaldo alla Juve, Icardi resti all’Inter. 29 gol stagionali nello scorso campionato e una UCL finalmente ottenuta che aspetta soltanto di essere giocata, Radja Nainggolan alle spalle, Ivan Perisic al top al suo fianco, Lautaro Martinez… Mauro Icardi non può che gasarsi e attendere, sì ma solo l’inizio della prossima stagione perché preparato per lui dal ritorno delle vacanze un aggiustamento d’ingaggio fissato a 6,5 mln che potrebbe arrivare a 7 compresi i bonus personali con rinnovo fino al 2023, il tutto pronto per essere firmato nell’immediatezza.
Era tutto già pronto e non c’è più nulla da aspettare se non, appunto, la prossima stagione durante la quale con Ronaldo che da Torino mette pressioni, diventare grandi facendo il salto di qualità che solo la competizione con i grandi regala. E’ tempo di diventare grandi Maurito e se il tanto conclamato “momento di sedersi per discutere il bene dell’Inter” era l’aggiustamento d’ingaggio, ora che è arrivato, è il momento di pensare davvero al bene della squadra.
Egle Patanè