Nel bel mezzo di un 6 luglio rovente, Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, decide di abbassare il termometro con una secchiata d’acqua gelata.
Sia Icardi sia Nainggolan non rientrano nel progetto tecnico della squadra, dice Beppe.
Per alcuni sembrerebbe invece la scoperta dell’acqua calda (per continuare con la metafora), viste l’ annata dei due giocatori e soprattutto la telenovela dell’argentino che oramai imperversa da febbraio, mese in cui gli é stata prelevata la fascia di Capitano. Il fatto è che questa volta, alla vigilia di una conferenza importante, il dirigente arriva davanti ai microfoni e rende reale ciò che in molti ancora vorrebbero non lo fosse.
Spaccando in due l’opinione pubblica su di lui, sulla sua gestione e l’umore della piazza nerazzurra.
“Sono entrambi ottimi giocatori e ottimi talenti. Ma chiaramente il talento da solo fa vincere le partite, ma è la squadra che fa vincere un campionato e raggiungere l’obiettivo che ognuno ha prefisso”.
Lo sono, certo. Icardi e Nainggolan sono due validissimi giocatori che sovente hanno fatto parlare molto di più per quello che c’è fuori che per quello che c’è in campo. E se una virata a 360 gradi ci doveva essere in Società, allora sì: è giusto pensare alla squadra piuttosto che al singolo per quanto talentuoso sia. Insomma, siamo lontani dall’Inter delle stelle coccolate e viziate di Moratti, che per arrivare al famoso – e oneroso – Triplete ne ha fatti passare, di capricci, ai suoi ragazzi.
Il messaggio di Marotta sembra aprire a un’Inter che punta a ricostruirsi partendo da una maggiore severità e un maggiore rispetto delle regole, secondo un modello che lui ben conosce:
“Non è un metodo Marotta, è un metodo che deve essere utilizzato in tutte le comunità: significa avere delle regole precise, avere dei diritti, ma soprattutto dei doveri. E questi doveri devono essere sempre rispettati”.
Fin qui il discorso non fa una piega.
Le parole di #Marotta non devono sorprendere. Si sa già da un mese che #Conte non vuole assolutamente #Icardi e #Nainggolan.
Il punto è semplice: si vince se si è una squadra. Se ognuno osserva le regole. Se si è un gruppo. Se non si fa serata fino alle 4.
SEMPLICE. #FCIM
— Raffaele Caruso (@raffaelecaru) July 6, 2019
In molti tuttavia ritengono la mossa un tantino azzardata. Come se adesso chiunque miri all’acquisto dei due calciatori si possa sentire autorizzato a sbandierare ufficialmente l’inizio dei saldi estivi:
Imho chi vuole Icardi, e non sono molti i club in questa condizione, porterà l'Inter a fine agosto, scalando molto dalla richiesta, prendendo Marotta per la gola. Il rischio per l'Inter, che ha messo un giocatore pubblicamente sul mercato e lo ha dichiarato inutile, è questo.
— Davide Terruzzi (@davideterruzzi) July 6, 2019
Un rischio probabilmente calcolato da parte dell’amministratore delegato, che ha pur sempre anni di esperienza alle spalle, in un ambiente non facile come quello bianconero. Anche i fan della Vecchia Signora sono scesi in campo per dire la loro sulle dichiarazioni dell’ex, con un pizzico di ironia:
Come svalutare i propri giocatori.
Beppe #Marotta masterclass 😎 pic.twitter.com/54vPWE5URd— Juventus Top News (@JuventusTopNews) July 6, 2019
Tra l’altro, mentre nel caso di Icardi esistono trattative reali, per Nainggolan la situazione è leggermente più complessa: pare che il belga non voglia demordere e sarebbe disposto a convincere Conte in ritiro. Senza fare guerra – sarebbe inutile – ma giocandosi le ultime carte…
In tutto questo sono comprensibili i malumori della piazza nerazzurra all’idea che l’argentino, Capitano e fiore all’occhiello per anni, approdi tra le braccia della più acerrima rivale senza poter neanche più godere, dopo le ultime dichiarazioni, della contropartita di Paulo Dybala.
Non resta di vedere come si evolverà il mercato in quel di Milano. Con la speranza espressa dalle parole, logiche e concise, di questo post:
#Marotta: "#Nainggolan e #Icardi? Non rientrano nel progetto, pur nel rispetto dovuto".
È normale che un nuovo ad prenda delle decisioni, è pagato per quello.
Ora però arriva la fase più difficile: nel rispetto delle scelte, trovare la soluzione migliore per l'#Inter.
— Fabrizio Biasin (@FBiasin) July 6, 2019