Cala il sipario sulla Serie A e il Milan saluta il proprio pubblico con una vittoria travolgente sul Verona. Giroud e Leao condannano i veneti allo spareggio. In base al nuovo regolamento infatti, in caso di arrivo a pari punti, non si fa più ricorso al bilancio degli scontri diretti per determinare la squadra che retrocede. E gli scaligeri dovranno vedersela con lo Spezia. La formazione di Pioli, invece, si gode il successo e il pass per la Champions League.
Vantaggio rossonero con il rigore di Giroud nel recupero del primo tempo, poi il pareggio con Faraoni, ma alla fine si scatena Leao che mette a segno una doppietta. Il protagonista assoluto della serata però è solo uno e non è neanche in campo, Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese non ha giocato, causa infortunio, ma le luci di San Siro erano tutte per lui. L’attaccante infatti, dopo tre stagioni, ha salutato ufficialmente i tifosi rossoneri, ma non solo. The last dance: il 41enne, a fine gara, annuncia il ritiro dal calcio giocato: “Non lascio solo il Milan, lascio il calcio”. Si chiude così la lunga carriera di Ibracadabra. Non può che essere lui il nostro Man of the Day.
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— AC Milan (@acmilan) June 4, 2023
Una giornata importante per i rossoneri, una giornata importante per Zlatan Ibrahimovic. Per l’attaccante si trattava dell’ultima partita in rossonero e dell’ultima gara come calciatore. La Scala del calcio lo ha omaggiato a dovere: sui cartelloni pubblicitari e in curva Sud, la scritta “GODbye Zlatan”; sugli spalti, 70 mila tifosi in piedi per salutarlo e ringraziarlo con il coro da sempre a lui dedicato; a bordocampo, lui emozionato. L’attaccante ha provato in tutti i modi a recuperare, ma non ce l’ha fatta.
Venticinque anni di carriera, 866 presenze e 511 reti, che lo rendono uno dei marcatori più prolifici della storia del calcio, ma non è finita qui. Trentadue trofei in bacheca, che lo rendono uno dei dieci giocatori più vincenti di tutti i tempi, calciatore svedese dell’anno in 12 occasioni, quattro volte sportivo svedese dell’anno e primatista di reti con la maglia della nazionale. Dalla Juventus all’Inter, dal Barcellona al PSG, dal Manchester United al Milan, Zlatan ha lasciato il segno e si è contraddistinto ovunque con le sue magie, i suoi successi e le sue azioni iconiche.
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— AC Milan (@acmilan) June 5, 2023
Venticinque anni, dal Malmo al Milan. La sua seconda esperienza milanista (la prima risale al biennio 2010-12) finisce dopo 3 anni e mezzo, 78 partite e 37 gol. Ibra era ritornato in Italia dopo l’avventura a Los Angeles. Ai tifosi rossoneri aveva promesso una sola cosa: riportare la società dove meritava. Dopo due anni e mezzo, il Diavolo ha vinto lo scudetto. Lo svedese ha giocato meno di quanto avrebbe voluto, ma è riuscito comunque a dare una grande mano a Stefano Pioli e alla sua squadra, sia in campo che fuori.
Un condottiero speciale, che non ha mai smesso di incitare i suoi durante i lunghi mesi di stop. Un leader vero, che il Milan ha voluto ringraziare “per questi magnifici anni vissuti insieme”. The end: Ibrahimovic dice addio ai rossoneri e dice addio al calcio giocato. È lui il nostro Man of the Day.
Alessandra Cangialosi