I tifosi dell’Atalanta contro l’accusa di “discriminazione territoriale”

Alla vigilia della partita Atalanta-Napoli, i tifosi bergamaschi con un volantino difendono i loro cori e respingono le accuse di "razzismo territoriale"

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Alla vigilia della partita contro il Napoli i tifosi della Dea Atalanta hanno diffuso un volantino respingendo le accuse di “razzismo territoriale”, giustificando il coro “noi non siamo napoletani” con il quale sicuramente accoglieranno i tifosi partenopei che giungeranno a Bergamo per assistere alla partita di campionato.

I tifosi dell’Atalanta hanno già difeso il loro modo di tifare con un altro volantino che sosteneva lo stesso pensiero di quello diffuso qualche giorno fa. Era il 20 ottobre 2013 e prima della partita di campionato contro la Lazio nella Curva Nord bergamasca girava un volantino che recitava:

“Ci vorrebbero tutti in silenzio, non dei tifosi ma dei clienti. Diventa quindi necessario cancellare tutti i comportamenti autentici e passionali. I sapientoni e i custodi della morale vorrebbero dirci che la rivalità tra i comuni, tra Bergamo e Brescia, tra Roma e Milano, tra Nord e Sud, non è mai esistita? La questione del razzismo è utilizzata solo quando fa comodo. Noi non ci stiamo e ci metteremo di traverso finché avremo la forza di farlo. Liberi di tifare, liberi di viaggiare”.

Gisella Santoro