Parlare di quinto scudetto consecutivo è ancora prematuro ma, intanto, in casa Juventus i motivi per festeggiare di certo non mancano. Tanto per cominciare, la difesa bianconera. Che la retroguardia della Vecchia Signora fosse una delle più solide del campionato italiano non è una novità ma dopo la gara di domenica pomeriggio contro l’Atalanta, i difensori di Allegri hanno dimostrato di poter essere decisivi anche nel reparto offensivo. Un nome su tutti: Andrea Barzagli. Il giocatore toscano è tornato al gol dopo quattro anni di digiuno proprio durante la gara contro l’Atalanta. E se lui candidamente ammette di essere spesso preso in giro, bonariamente s’intende, dai suoi compagni di squadra perché segna poco, di certo il suo contributo in fase difensiva è fondamentale per la squadra di Allegri, il quale ha ora un motivo in più per gioire. Infatti, oltre alla vena realizzativa di Leonardo Bonucci, ben 15 reti nei sei anni in bianconero, un grande contribuito potrà giungere in questo finale di stagione anche dai piedi, dalla grinta e dalla caparbietà di Barzagli.
Chi invece è abituato ad abbattere record su record è certamente Gigi Buffon. Il capitano della Juve, infatti, ha ormai a portata di mano un traguardo davvero molto prestigioso. Se riuscirà a non subire gol nella prossima gara contro il Sassuolo e nei primi tre minuti del derby contro il Torino, in programma domenica 20 marzo, riuscirà ad aggiudicarsi anche il record di imbattibilità della Serie A. Al momento, davanti a Buffon ci sono solo Dino Zoff, con 903 minuti nella stagione ’72-‘73, e Sebastiano Rossi, con 929 nel ’93-’94 con la maglia del Milan. Il record, dunque, è sempre più vicino e siamo certi che Buffon farà tutto il necessario per riuscire a conquistarselo.
E come dimenticare Massimiliano Allegri. Dopo le grandi difficoltà incontrate dalla Juve in questo inizio di stagione, il mister è riuscito a ricompattare la squadra, infondere fiducia e traghettare i suoi ragazzi fino alla testa della classifica. I risultati ottenuti finora sono stati decisivi affinché i suoi stessi colleghi lo eleggessero miglior allenatore della Serie A. Proprio oggi pomeriggio è stata consegnata al tecnico toscano la prestigiosa Panchina d’Oro: “La vittoria è della squadra e dello staff. Quando si raggiungono certi obiettivi è perché si rema dalla stessa parte” ha dichiarato l’allenatore bianconero subito dopo la premiazione. Un ennesimo riconoscimento, dunque, per Allegri, che in questa speciale classifica ha preceduto i colleghi Pioli e Sarri, a dimostrazione dell’ottimo lavoro che sta compiendo alla guida della Juventus. Ma c’è poco tempo per festeggiare in casa bianconera; la testa è già al Sassuolo e, soprattutto alla Champions League; mercoledì 16 sarà infatti la volta della sfida decisiva contro il Bayern Monaco per continuare a sognare in grande.
Chiara Ciripicchio