I dieci comandamenti del tifoso laziale

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L’inizio del campionato si avvicina, è bene dunque ricordare – dopo quelle giallorosse – le dieci fondamentali regole del laziale. O per meglio dire, i comandamenti del tifoso biancoceleste. Ovviamente dettati da Lotito e scritti rigorosamente con la sua penna comprata per l’occasione a parametro zero.

Calcio: Lega Pro; eletti consiglieri federali e direttivo

  • Io sono il Signore Lotito tuo: non avrai altro Gestore all’infuori di me. Anche perché è tutto mio.
  • Non nominare il nome di Lulic invano.
  • Ricordati di santificare il 26 maggio. Possibilmente alle 19.27.
  • Onora il padre e la madre che ti hanno fatto biancoceleste.
  • Non insultare Mauricio per i suoi limiti tecnici. Esiste di peggio. Esiste Bisevac.
  • Non commettere atti impuri. A meno che tu non stia ripensando al 26 maggio 2013.
  • Non fidarti delle notizie di calciomercato. I titoli non riguardano la Lazio, stai tranquillo. Potrebbero riguardare Bielsa. Ma tu non fidarti lo stesso.
  • Non dire falsa testimonianza. Se ti sei abbonato, non tenerlo nascosto che tanto Lotito ti troverà e ti citofonerà.
  • Non desiderare l’attaccante d’altri. Tanto Tare e Lotito non te lo compreranno mai. E se proprio lo desideri te ne compreranno uno sconosciuto vendendolo come il nuovo Maradona.
  • Non desiderare neanche il difensore d’altri. Tanto è come sopra. Fattene una ragione.

 

Francesca Cuccuini