Vengono spesso definite “provinciali” ma quest’anno più che mai stanno dimostrando la loro forza, regalando gioie ai tifosi e grandi giocate al campionato. Con dieci semplici passaggi, vogliamo evidenziare i punti che hanno permesso a molte “piccole” di essere grandi realtà. Come “Cenerentola“, partono dal basso e con umiltà, prima o poi, raggiungono traguardi inattesi. Esseri tifosi di una “piccola” si può! I motivi? Ce ne sono e come…:
1 – “Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare” recita così un antico detto. Sembra il caso di queste squadre: poste di fronte ai match più ostici, fanno prevalere la loro grinta, entrando e uscendo dal campo, a prescindere dal risultato, sempre a testa alta.
2 – Le aspettative non precedono la partita ma vengono create dalla formazione sul campo. Così emerge l’ambizione di questi team, capaci di scrivere, in ogni partita, un finale mai scontato.
3 – Sanno far divertire il pubblico con semplici giocate, arricchendo il loro calcio con colpi di biliardo che solo chi ha talento sa regalare.
4 – La professionalità li accompagna in tutto il loro percorso. Hanno la caratteristica di cominciare un nuovo tragitto, silenziosamente, in punta di piedi. Sono in grado però di farsi sentire nel momento giusto e non a parole, ma a colpi di pallone.
5 – Il cuore, è un elemento imprescindibile in questo sport e solo chi lo ama, sa riconoscerlo. Combattere per 90° durante una partita, senza avere prestigiosi obiettivi da raggiungere, ma solo per il semplice gusto di giocare, onorando la propria maglia. Cosa può chiedere di più un tifoso?
6 – Li contraddistingue la capacità di assegnare ai traguardi più piccoli la medesima importanza riconosciuta a quelli più rilevanti, indice di una volontà costante di migliorarsi.
7 – Affrontano qualsiasi avversario con eguale intensità, prescindendo dal palmares con cui si presenta. Questo evidenzia come alla base della loro mentalità calcistica, vi sia il rispetto.
8 – Non è un caso se spesso si ribadisce come un campionato si decida contro le squadre “piccole“. Alcune di queste infatti costituiscono le outsider del torneo e sono etichettate come le “ammazzagrandi“, proprio per l’attitudine a fermare il cammino delle big verso la vetta.
9 – Il calcio è un gioco di squadra e in queste società è proprio “l’unione a fare la forza”.
10 – La forza e calcistica e di volontà è apprezzata dai supporter. Se è vero che sul campo la mente è fondamentale, porsi come motto quello di non mollare mai, da sicuramente una marcia in più.
Forse manca un tassello per comprendere la scelta alla base del tifo per una squadra cosiddetta “piccola“, e non è logico. L’amore è irrazionale e così lo è anche quello per una maglia. Un sostenitore sicuramente gioisce per un risultato positivo ma non sono i trofei vinti a condizionare la fede calcistica, professata per i suoi colori del cuore.
Chiara Vernini