La partita contro l’Udinese è costata cara al Napoli. Oltre alla sconfitta incassata, il leader azzurro Gonzalo Higuain è stato espulso per doppia ammonizione e la reazione post cartellino rosso del calciatore fa presagire più giornate di squalifica. Il club di De Laurentiis, così come tutto l’ambiente napoletano, si aspetta un solo turno di stop per l’attaccante argentino ma oltre a quello del cartellino, c’è un altro giallo al centro delle cronache sportive in questi giorni. In molti sostengono infatti come Irrati abbia preso provvedimenti disciplinari nei confronti del Pipita ma non abbia fatto altrettanto con Bonucci e per un intervento su Destro, nel match Bologna- Juve da lui arbitrato e in Torino -Juventus, quando era addizionale e si è verificata la famosa reazione dello stesso difensore bianconero ai danni di Rizzoli. Anche a questo episodio ha fatto riferimento il fratello e agente di Higuain, Nicol
Intervenuto a Radio Crc, ha commentato così quanto accaduto: “Ho parlato con Gonzalo dopo la partita, era arrabbiato, deluso, si è sfogato. E’ difficile lottare contro il vento e contro la marea. Si è beccato un giallo per protestare su un fuorigioco che non c’era e aspetto la decisione del giudice sportivo. Abbiamo visto qualche giorno fa un calciatore della Juventus dire una parolaccia all’arbitro, azione non sanzionata per cui mi auguro che la sanzione per Higuain sia di uno o di due giornate. Ha protestato perché non era in fuorigioco come dimostrano le immagini, c’è tanta ingiustizia nel calcio e questo cambia le stagioni. La reazione di Gonzalo è quella di un giocatore che sentiva un’ingiustizia addosso perché c’era il fallo di Felipe su di lui, ma l’arbitro non ha fischiato subito. E’ una situazione di gioco e l’arbitro ha aspettato la reazione di Gonzalo prima di fischiare. Era un fallo in Argentina e in ogni parte del mondo, ma non so in Italia. La dignità e l’orgoglio vengono prima di tutto. Però, quando vedi tutte queste cose inizi a pensare male”.
Poi ha così continuato: “Se la legge per il giudice sportivo è uguale per tutti, giacché la testata di Bonucci su Rizzoli non è stata punita, mi aspetto che Higuain sia squalificato solo per una giornata. A Bonucci non hanno dato il cartellino rosso, a Higuain sì per cui una giornata ci sta. Non si può prendere da esempio il comportamento di Higuain e squalificarlo per far capire agli altri cosa non bisogna fare in campo. Se non lo si è fatto con Bonucci, non bisogna farlo nemmeno con Higuain. Mi aspetto un verdetto giusto”. A Radio Marte ha espresso il suo punto di vista anche un esperto in questo campo, l’avvocato Eduardo Chiacchio: “Più che un atto irriguardoso verso l’arbitro, il poggiare le mani sul petto di Irrati può essere stato un tentativo di evitare un impatto petto contro petto dell’argentino con l’arbitro. Sicuramente non si può parlare di una condotta violenta, mi è sembrato grave da parte di Irrati il fatto di non rendersi conto che stava a dando ad impattare con il calciatore. E’ evidente che Higuain era infuriato con Felipe, non con l’arbitro, voleva accusare il friulano di aver fatto una scena eccessiva. Questo è il mio punto di vista sulla questione. Credo che due giornate possano essere una sanzione equa con quanto accaduto”.
Nel frattempo sono circolate notizie ufficiose che vedrebbero fissata a tre o quattro giornate la squalifica per il bomber del Napoli, considerando le espressioni riservate al giudice di gara. Dunque non resta che attendere la decisione del giudice sportivo Tosel, attesa nella giornata di oggi, il quale farà fede al referto presentatogli da Irrati.
Chiara Vernini