“Tra me e Higuain è questione di compañerismo“: così spiegava Paulo Dybala ai microfoni qualche mese fa, cercando di illustare il rapporto tra lui e il Pipita, un rapporto che va al di là di due semplici compagni di squadra e che è ancora vivo, malgrado il trasferimento di Gonzalo al Milan. Lo ha ammesso proprio la Joya, ai microfoni di Sky: sarà strano ritrovarlo in veste di avversario.
Una coppia che si è trovata subito per comunità di lingua, di nazione e di intenti, anche se i due sul campo hanno faticato di più per trovare una loro intesa.
In uno strano andamento altalenante, secondo il quale l’uno andava al massimo e l’altro faticava di più, e viceversa.
Con il tempo poi, si sono conosciuti e hanno capito maggiormente come ‘sfruttarsi’ a vicenda: diventare intercambiabili, essere disposti a fare lo stesso lavoro, fare assist quando era il momento di farli e segnare quando era il momento di segnare. Il segreto stava tutto lì.
Tre sono i momenti che restano impressi maggiormente nella memoria bianconera collettiva, quando parliamo di loro due. Il primo è questa Napoli-Juventus, 1 dicembre 2017, con pennellata di Dybala, precisa al millimetro, per Gonzalo in versione spauracchio di De Laurentiis:
Il secondo è tre mesi dopo, Tottenham-Juventus, ritorno degli ottavi di Champions: Pipita in versione numero 10 che serve Dybala, solo davanti alla porta, che sigla il gol vittoria sul campo degli Spurs:
Ultimo e indimenticabile, la terza rete di Inter-Juventus, punizione perfetta di Paulo che trova Gonzalo, perfettamente posizionato, pronto a incornare in rete. E’ il 28 aprile scorso e la Juventus ipoteca il Settimo:
Stasera si riabbracceranno, prima di difendere ognuno la propria maglia. E sicuramente lo faranno anche a fine partita, qualunque sarà il risultato: rivali solo su campo, continueranno a essere compañeros, fuori.
E’ una delle cose più belle che ancora ammiriamo nel calcio: l’amicizia tra gli uomini che va oltre la rivalità dei calciatori.
Daniela Russo