Ormai è un habitué. Segna sempre Teo Hernandez.
Contro il Genoa, contro la Roma, contro il Parma, il Bologna e la Spal.
Segna sempre lui e si conferma il miglior acquisto estivo (e non solo) di questo Milan nonché il grande protagonista. Un Milan che è quasi rinato dopo l’arrivo di Ibrahimovic ma che ancora non convince a pieno.
I rossoneri ieri hanno battuto l’Udinese di Gotti 3-2. Rebic, Theo Hernandez, Rebic. Il croato ha fatto doppietta ma il francese è il trascinatore della squadra, con la sua rete meravigliosa sale a quota cinque reti in Campionato e si aggiudica così il titolo di “Capocannoniere del Milan”. Un missile mancino al 26mo minuto del secondo tempo che lascia spiazzato Musso.
Si è fatto notare, si è fatto valere. Da quando è arrivato a Milano ha iniziato a segnare nella squadra rossonera e a non fermarsi più: 6 gol stagionali (5 in Campionato e 1 in Coppa Italia). Piatek è fermo a 4 (+ 1 in Coppa Italia), Ibra deve ancora far sognare i rossoneri. Il francese ha eguagliato il record di Serginho nelle stagioni 2002/2003 e 2004/2005. Ora ha tutto il girone di ritorno per raggiungere anche Aldo Maldera (13 reti, di cui 9 in Serie A nella stagione 78-79).
È arrivato come “uno sfigatino” che non serviva a quella potenza del Real Madrid, sottovalutato come giocatore e sopravvalutato a livello economico. Il Milan aveva estratto dal portafoglio 20 milioni, ora il bomber francese ne vale almeno il doppio. È potente, è preciso, è tecnico e ha coraggio. Un cocktail necessario nella squadra di Stefano Pioli. E allora continuiamo a ubriacarci di Theo Hernandez.
Sara Montanelli