I Sonohra, vincitori della sezione giovani del Festival di Sanremo 2008, sono tifosissimi del Chievo e, con un componente del gruppo, ci avviciniamo al derby di Verona
Non è un derby normale quello che si gioca tra Hellas e Chievo ma è speciale. Speciale perchè unisce un’intera città invece che dividerla -come accade nelle altre stracittadine-, speciale in quanto vede due squadre di un piccolo capoluogo militare in serie A , insomma, il derby è motivo d’orgoglio. Non esiste vera rivalità, sono piuttosto due facce diverse di una città che, in questa sfida, hanno in comune la lotta per la salvezza: ed ecco che la gara si carica di significato…
Per indagare sull’umore in casa clivense alla vigilia della sfida con i butei abbiamo intervistato chi ama il Chievo tanto da averne composto l’inno. E’ con Luca, uno dei componenti dei Sonohra, che ci avviciniamo a Hellas-Chievo.
Come mai Chievo e non Hellas?
Perchè mia madre è originaria della zona, nata e cresciuta nel quartiere vicino che nel tempo è stato inglobato. A Verona la maggior parte della gente tifa per l’Hellas (mio padre, molti amici) ma è anche bello avere un’appartenenza diversa. E poi, non c’è mai una vera spiegazione per l”amore’ nei confronti di una squadra piuttosto che un’altra, ti ci affezioni da piccolo e non la lasci più.
Che tipo di tifoso sei?
Seguo molto la squadra. Ammetto di frequentare poco lo stadio perchè generalmente siamo in giro o in studio di registrazione ma, fortunatamente, oggi con la tecnologia tutto è più a portata di mano e quando gioca il Chievo, ovunque sono, lo guardo.
Cosa significa per Verona il derby e cosa rappresenta per te?
Il derby è una soddisfazione per Verona che può vantare due squadre nella massima serie. E’ motivo di orgoglio calcistico infatti, mi auguro, che entrambe si salvino perchè fa bene alla città: prima che tifosi siamo veronesi!
Derby dell’Arena o derby della Scala, come preferisci venga definita la sfida tra le due squadre veronesi?
Indubbiamente, derby della Scala.
In passato Damiano Tommasi, intervistato dal “Corriere di Verona”, disse: “Il Verona ha paura del presente del Chievo e il Chievo ha paura del passato del Verona”. Concordi con questa affermazione?
E’ una dichiarazione che non fa una piega. Se esiste una rivalità è su questo aspetto: il Chievo è più ‘giovane’ e rispetto all’altra veronese ha vissuto un recente passato più sereno al contrario dell’Hellas ha più storia e uno scudetto ma che negli ultimi tempi non è più una certezza della serie A.
Come stai vivendo questa stagione “precaria”? Cosa è cambiato rispetto al passato?
Eccetto la scorsa stagione, è una costante: siamo abituati a salvezze sudate. Quest’anno siamo partiti bene poi qualcosa si è rotto anche a causa di assenze per infortunio di alcuni giocatori fondamentali per la rosa (come Castro e Inglese).
Hai qualcosa da rimproverare alla squadra?
No, nulla da rimproverare perchè essere in a è il massimo. La società lavora bene a livello giovanile e, credo, che nello svecchiare ci possano essere soddisfazioni anche in futuro. Forse, rispetto al passato, ho visto mena cattiveria e entusiasmo.
Chi è, per te, il giocatore imprescindibile per questo Chievo e quale quello più rappresentativo?
Pellissier, lui è il Chievo: ha dato tanto, sta dando ancora tanto e gli auguro di continuare il più a lungo possibile. Non si tocca Pellissier!
Maran, come giudichi l’operato del tuo tecnico? Spesso si è parlato dell’ipotesi esonero: avresti cambiato guida tecnica?
Il cambio allenatore, in questo momento della stagione, sarebbe servito a poco. Maran è bravo, è un professionista forse occorerrebbe semplicemente trovare stimoli, fame. Bisogna considerare che la squadra si fonda sullo stesso gruppo di giocatori che, dopo anni, devono trovare stimoli nuovi.
Il Chievo è quattro punti sul Crotone terzultimo, servirebbe un filotto di risultati per rasserenarsi: sei fiducioso?
Sono fiducioso anche perchè sono rientrate in gruppo pedine importanti. Sono convinto che se il Chievo ritrova fame può salvarsi.
Chi-cosa ti fa paura in chiave salvezza?
Quando si lotta per la salvezza tutte le sqadre fanno paura. Basta un risultato di una alle spalle per cambiare tutte, ma, alla fine, si salva la più motivata!
Indica il giocatore che ti sta deludendo e quello che ti sta sorprendendo:
Deludendo è eccessivo perchè bisogna considerare anche la condizione fisica: Meggiorini, per esempio, è un grande giocatore ma sta rendendo meno rispetto al passato.
Stanno facendo molto bene vari giocatori: mi sento di elogiare i due giovani polacchi Stępiński e Jaroszyński.
Se fosse una canzone o un genere musicale, questa stagione del Chievo, quale sarebbe?
… mmm … un blues perchè mi ispira qualcosa di vintage: “Before You Accuse Me” !
Caterina Autiero