Si apre la 22° edizione del massimo campionato calcistico. Qatar è pronta ad ospitare l’edizione più “insolita” della rassegna, che per la prima volta, eccezionalmente per motivi climatici, è pronta ad essere disputata in inverno.
Un evento che noi potremmo seguire senza la nostra Nazionale, godendoci uno spettacolo calcistico.
Sono 32 le squadre che parteciperanno dal 20 novembre al 2 dicembre alla fase a gironi: 8 gironi formati da quattro squadre. Scopriamole insieme
GIRONE A: QATAR – ECUADOR – SENEGAL – OLANDA
Sarà la squadra ospitante, il Qatar, ad aprire le danze nella partita inaugurale, il 20 novembre, contro l’Ecuador. Una nazionale sconosciuta fondamentalmente, che partecipa per la prima volta nella sua storia alla fase finale della competizione. Un paese calcisticamente nuovo, che ha vinto tra l’altro, la Coppa d’Asia nel 2019, ma che è frutto di un lungo progetto, ben studiato da tempo, l’Aspire Academy, voluta dalla famiglia Al Thani, proprietaria del PSG.
Questa organizzazione ha come scopo quello di formare giovanissimi. Per lo più, si tratta di calciatori provenienti dal continente africano, che poco dopo vengono anche naturalizzati, diventando cittadini del Qatar: Una squadra tutta da scoprire.
La sua prima avversaria sarà l’Ecuador, squadra che ha partecipato tre volte alla competizione nel 2013, 2006 (arrivò agli ottavi di finale) e nel 2015.
Oltre a loro, il Senegal, campione in carina della Coppa d’Africa, che può contare su grandi giocatori: Mané, Mendy e Koulibaly. Ultima, ma non per importanza, l’Olanda, una delle squadre più in forma. Da sempre protagonista della rassegna non ha mai vinto, raggiungendo solo la finale: nel 1974, 1978, e nel 2010. Il reparto migliore è la difesa, potendo schierare giocatori del calibro di Van Dijk, De Ligt o Dr Vrij, senza contare l’esterno dell’Inter, Dumfries.
GIRONE B: INGHILTERRA – STATI UNITI – GALLES – IRAN
Un girone dove la lingua inglese la fa da padrone. Un girone quantomeno semplice che, però, vista la situazione politica, sarà sotto l’occhio del ciclone. Si era parlato nelle principali testate sportive, di una possibile esclusione della nazionale iraniana alla rassegna. Sebbene non vi sia nulla di concreto, la presenza della nazionale sarà vista come un atto di protesta stessa al regime nazionale, vista la ferma decisione dei suoi giocatori.
Tuttavia, la squadra principale del girone resta l’Inghilterra, che con il titolo stretto al collo di “vicecampioni d’Europa”, resta tra le favorite per il mondiale, merito della sua rosa: Kane, Sana, Sterling. Una nazionale che, però, attraversa un periodo assolutamente complicato e difficile. È infatti, retrocessa in LEGA B, nella competizione della Nations League. Che Qatar2022 possa rappresentare un riscatto?
Altra squadra in gara è la nazionale americana. Potrebbe essere una sorpresa? Possibile, visto che si tratta di un girone fattibile. Ha dalla sua una nuova generazione composta da diversi giocatori dal bavaglio d’esperienza europea: Dest, in forza al Milan e Mckennie alla Juventus.
Chiudiamo con il Galles. È alla sua seconda storica qualificazione. La prima risale al 1958, arresi ai quarti di finale, dove a vincere fu il Brasile per 1-0. Il gol vittoria fu siglato da un certo, allora diciassettenne, Pelé.
GIRONE C: ARGENTINA – ARABIA SAUDITA – MESSICO – POLONIA
Sicuramente il girone più interessante, tra i tanti che stupiranno i primi giorni del mondiale. Grandissima favorita è come sempre l’eterna albiceleste di Messi, al suo ultimo mondiale: L’Argentina. La squadra si affiderà al suo numero 10? Sarò proprio l’ex blaugrana, ora in forza al PSG, a guidare sotto la sua ala la sua nazionale, designata come la favorita alla vittoria finale. Oltre alla solita adrenalina da mondiale, le partite di questo girone, saranno anche un concentrato di goal.
Oltre alla pulce, ritroviamo anche Robert Lewandoski, maestro nell’arte di sfornare capolavori. Un nemico da tener d’occhio, mai imprevedibile e sempre sul pezzo con la sua Polonia. Ben 14 i calciatori impegnati nel nostro campionato tra i 47 della pre-convocazione ufficiale. Tra i tanti, gli juventini Szczensy e Milik, e il napoletano Zielinski.
Tentare di non farsi trovare intimorito, sarà invece il lavoro che dovrà fare il Messico. La squadra tricolore, che tanto ci ricorda i nostri, potrà contare sugli “italiani” Vazquez (Cremonese) e l’azzurro Lozano, per ricompiere le gesta dell’ultimo mondiale. Nel 2018, infatti, in un girone complicato, riuscì ad eliminare i campioni in carica della Germania, uscendo, però, nello scontro ad eliminazione contro il Brasile di Neymar. Una squadra che, però, nel 2019 ha vinto la Gold Cup, stravincendo il torneo.
Chiamata, quantomeno, a dimostrare qualcosa sarà invece l’Arabia Saudita. Squadra, che per prepararsi al meglio, sta programmando diverse amichevoli da giocare con Nazionali diverse.
GIRONE D: FRANCIA – DANIMARCA – TUNISIA – AUSTRALIA
Iniziare il Mondiale da campione uscente, non è mai semplice, e i riscontri passati non sono che la prova concreta. La Francia è quindi chiamata a “spezzare” questo trend negativo. Del resto, ha dalla sua, una serie di campioni: Mbappé, Benzema, Griezmann, Théo Hernandéz e Giroud. “D” come Danimarca, nazionale che potrebbe essere una grande sorpresa.
La squadra dell’”italiano” Eriksen, grazie alla sua solidità, potrebbe dare quel qualcosa in più.
Secondo rebus è rappresentato dalla Tunisia. Alla sua quinta partecipazione alla competizione mondiale (1978-1998-2002-2006 e 2018), cecherà, o tenterà almeno, di dimostrare qualcosa.
A chiudere è l’Australia, qualificata in extremis nei play-off contro il Perù.
GIRONE E: SPAGNA – GERMANIA – GIAPPONE – COSTA RICA
Un girone interessante, anche grazie alla presenza di due squadre che negli anni hanno sempre dimostrato gioco e qualità interessanti.
Grande favorita è la Germania, che ha tutta la voglia di cancellare il brutto finale di Russia 2018. Una nazionale rinnovata, in primis nel cambio dell’allenatore, Henri Flick, che però presenta la stessa tradizione di una delle nazionali più rinomate nella storia del calcio mondiale.
Sarà difficile, allontanare la titolarità di squadra favorita per il passaggio del turno. Lo sa bene, la Spagna.
La nazionale iberica ha tutta l’intenzione di ritornare ai fasti della nazionale tra il 2008 e il 2012, allora sul tetto del mondo e d’Europa. Il cambio generazionale dello scorso mondiale, potrebbe esserci e non esserci. Un nazionale a metà tra dinamismo e titolarità, che il suo allenatore Luis Enrique, ha intenzione di valorizzare al meglio. Stellina della squadra è il giovanissimo Pedri, o ancora Gavi. Insomma, una nazionale che punterà sui giovani.
Chiamata a guadagnarsi il terzo posto, è la squadra nipponica. Il Giappone, e quindi il suo popolo, ha sempre dimostrato di avere una qualità unica: la tenacia. Una squadra che sarà il tempo a darci le conferme, ma che può avere dalla sua, un mix di esperienza e gioventù.
A chiudere, è il Costa Rica, arrivato in extremis.
GIRONE F: BELGIO – CANADA – MAROCCO – CROAZIA
Uno dei gironi più interessanti e, soprattutto, giocabile, fattibile e addirittura esplosivo. Facciamo un ripasso. Abbiamo una squadra finalista dell’ultimo mondiale, la Croazia, grande scoperta di Russia 2018. Una squadra di talenti che s’impongono nelle grandi squadre europee e soprattutto una nazionale che è pronta a scendere con coraggio in campo. Tra i convocati troviamo, tra gli altri Brozovic, Modric e Kovacic.
Segue in lista la semifinalista della scorsa edizione. Il Belgio, è risaputo, ha qualità, tecnica e un gioco, sempre nuovo, che lo rende temibile. Tra i convocati Kevin de Bruyne, i fratelli Hazard, Charles de Keteleare e Dries Mertens. Ritroviamo anche Romelo Lukaku tra i convocati, sebbene sia incerta la sua presenza durante le partite della fase ai gironi.
Si aggiunge inoltre la rivelazione canadese e, infine, una delle squadre più interessanti del continente africano. I presupposti per un mix accattivante, ci sono tutti.
GIRONE G: BRASILE – SERBIA – SVIZZERA – CAMERUN
Tra gli altri, è sicuramente quello dove l’esplosione calcistica sarà l’arma definitiva! 4 squadre che, sulla carta, presentano tecniche e gioco che infiammeranno la fase a gironi.
Brasile è sinonimo di mondiale ma, quest’anno, ritroviamo un Brasile, inedito, da un certo punto di vista. Soltanto due giocator della azionale, giocano nel paese. Gli atri sono più abituati a giocare nelle grandi squadre europee, come Neymar o Vinicius, stellina del Madrid.
Sorpresa del girone potrebbe essere la Serbia di Milinkovic-Savic, Vlahilovic, e Kostic, così come la Svizzera. Una nazionale pericolosa che ha dalla sua parte un gioco solido ma pochi attaccanti al suo comando.
Chiudiamo con il Camerun, squadra che per sette volte è riuscita a partecipare alla fase finale della competizione, divenendo una delle squadre più forti della CAF, finalista nella scorsa edizione della Coppa d’Africa.
GIRONE H: PORTOGALLO – GHANA – URUGUAY – COREA DEL SUD
Chiudiamo con il gruppo H, dove Cristiano Ronaldo è pronta a giocare per l’ultima volta la rassegna mondiale.
È indubbia la forza primordiale della nazionale portoghese, che sebbene abbia vinto l’Europeo nel 2016, non ha molto stupito nel mondiale del 2018. Ora ha tutto la voglia di riscattarsi, vista anche la dura qualificazione.
L’Uruguay rappresenta sempre un grosso avversario. Una squadra che si rinnova costantemente. Una delle certezze resta la presenza di Cavani o di Gimenez. A “rappresentare” la Serie A: Mathias Olivera, Matias Vina, Matias Vecino, Martin Satriano e Agustin Alvarez.
Fanalino di coda il Ghana. e poi la Corea del Sud, squadra misteriosa, tecnica e precisa, che fa notare i suoi talenti nel calcio europeo. Primo fra tutti, Son, militante nel Tottenham e poi Kim, sorpresa azzurra nella nostra serie A.
I presupposti per un mondiale infuocato d’inverno ci sono tutti. Non ci resta che goderci il magico spettacolo del calcio!
ROSARIA PICALE