La Copa America regala sempre spettacolo e non smette mai di sorprenderci. La Bolivia si sta imponendo come la rivelazione del torneo: prima nel girone A (condiviso con i padroni di casa cileni, il Messico e l’Ecuador). Dopo un triste 0-0 nella prima partita contro il Messico, ha battuto l’Ecuador (approfittando del pareggio tra Cile e Messico 3-3), interrompendo un lungo digiuno nella competizione (una vittoria attesa 17 partite e 18 anni, ultima nella Copa America 1997) e portandosi a 4 punti. Partita che “la Verde” sblocca subito al 4’ con capitan Ronald Raldels. Al 17’ il raddoppio, ma l’Ecuador reagisce. Quiñónez, il portiere boliviano, si rende protagonista di due parate che salvano il risultato: alla mezz’ora su Enner Valencia e pochi minuti dopo sulla conclusione ravvicinata di Noboa. Fondamentale e strepitoso Quiñónez al 38’ quando para un rigore a Valencia che avrebbe fatto rientrare in gara l’Ecuador. Sul capovolgimento di fronte, fallo di Erazo su Lizio e rigore per la Bolivia trasformato da Marcelo Martins Moreno che sancisce il 3-0 con cui si chiude il primo tempo. Nella ripresa cambia tutto. L’Ecuador domina e rimonta di due gol: dopo due soli minuti Valencia porta il risultato sul 3-1 e all’81’ Miller Bolanos spara un bolide sotto l’incrocio per il 3-2, poi una traversa colpita da Noboa. Quiñónez si rende ancora protagonista nel fermare Cazares e consacra la vittoria della Bolivia.
Abbracci, qualche lacrima appena accennata e tanta gioia, così ha festeggiato la Bolivia, una squadra che ha vinto con cuore e resistenza personificati nel suo portiere. Romel Quiñónez, nonostante sul salvataggio del rigore si fosse infortunato il polso, ha stretto i denti e ha giocato, rivelandosi alla fine decisivo. Ma il portiere della nazionale boliviana ha un alleato nelle sue mani. Si tratta del portiere della Juve e della nazionale italiana. O, meglio, così si è pensato. Sui suoi guantoni c’è la scritta Buffon e subito si è parlato di un omaggio al suo idolo. In realtà si tratta di un marchio messicano “Buffón“, che dal 2012 produce e progetta guanti da portiere. Si tratta di un’azienda situata tra Leon e San Francisco del Rincon e produce cinquemila paia di guanti al mese venduti su Facebook ed inviati soprattutto in paesi come il Guatemala, Bolivia e Spagna. Il direttore della società, Enrique Diaz de Leon, nel marzo 2014 comunicò proprio di aver raggiunto un accordo con Quiñonez e precisò che il contatto era avvenuto attraverso Internet. Sono sei diversi modelli di guantoni personalizzabili da ogni portiere con il proprio nome o con la bandiera della propria nazionale.
Sembra di capire che da parte di Quinonez non ci fosse nessun gesto di riverenza verso il nostro Buffon, ma Gigione può consolarsi nel sapere che il suo nome è stato da spunto per la realizzazione di un brand di prodotti dedicato ai portieri: chi meglio di lui?!
Caterina Autiero