L’ora dei saluti è arrivata: era ormai una certezza il suo approdo negli States, mancavano solo i saluti definitivi per sancirne l’ufficialità.
La società bianconera, sul suo website, omaggia e ringrazia il talento “Grazie Maestro“; alla lunga nota celebrativa del club fa eco il tweet del fuoriclasse “può essere difficile trasformare le emozioni in parole, soprattutto se coinvolgono quattro anni così importanti della mia vita…“
Arrivato nell’estate del 2011 Andrea Pirlo è stato protagonista e artefice dei successi bianconeri degli ultimi quattro anni. Decisivo e risolutore in numerose partite con i suoi assist, i tiri da fuori e le sue punizioni “maledette”: delle sue 19 reti in bianconero 15 sono su calcio piazzato 2 sono impresse ancora nel ricordo degli juventini: il gol a Genova nel 2014 decisivo per la vittoria dello scudetto dei record e il gol allo scadere, all’ultimo istante di gioco, nel derby contro il Toro.
Stimato in tutto il mondo e riconosciuto come uno dei centrali più forte degli ultimi tempi, il Maestro, nonostante i suoi 36 anni, è pronto per una nuova avventura. Come Giotto o Michelangelo, Verdi o Puccini, Rossellini o Bertolucci, il talento italiano merita di essere esportato.
Caterina Autiero
