Gosens, dal Robin di Gasperini al Robin di tutti

Robin Gosens, Man of the Match contro il Portogallo, è la dimostrazione che da tempo il giocatore non è più un "esterno di Gasperini"

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Fonte immagine prof Twitter Opta

Robin Gosens arriva all’Atalanta dalla Heracles Almelo, in Eredivisie, nel 2017, per poco più di cinquecentomila euro. Spiccioli, per il calcio di oggi. 

 

Un perfetto signor nessuno che aveva sempre giocato in Olanda – pur essendo tedesco, ha doppia cittadinanza – perché nel suo paese natale non lo conosceva nessuno.

Fino a quasi vent’anni, Gosens vive il calcio dilettantistico e non ha ancora ben deciso cosa fare della sua vita. Tra calcio, polizia e la facoltà di  Psicologia all’Università, le sue idee sono tutto fuorché chiare.

È proprio l’impatto con l’Atalanta a sgombrargli la mente e a schiarirgli le idee.

A Bergamo, questo ragazzone tedesco, imponente ma timido, si inserisce straordinariamente nello spirito di totalità e di sacrificio che mister Gasperini chiede ai suoi giocatori.

Dal 2017 a oggi la crescita di Robin è stata costante e esponenziale.

Il giocatore è diventato prezioso nel sistema degli orobici, dimostrando la sua imprescindibilità a tutta fascia e rivelandosi fonte preziosissima di reti ( il miglior difensore in Europa per numero di gol) e assist.

Ho sempre saputo che l’unico modo per far fronte alle mie lacune fosse lavorare di più ogni giorno: per questo chiedevo ai miei allenatori se avessi potuto aggiungere, al termine dell’allenamento, qualche altro esercizio per migliorare la tecnica e la coordinazione. Così sono riuscito a diventare quello che sono oggi, guadagnandomi il rispetto dei miei compagni.

Non un talento in senso specifico, ma un giocatore che per fisico e qualità ha saputo inserirsi negli ingranaggi della squadra inserendosi perfettamente, per esaltare i compagni e, alla fine, anche se stesso.

Tuttavia fino a ieri Gosens, per i più scettici era ancora un “esterno di Gasperini”.

Uno di quelli plasmati in maniera sapiente dall’abilissimo mister della Dea ma che possono funzionale SOLO nei suoi undici, nel suo sistema di gioco.

Per gli scettici, appunto. 

Robin Gosens ha dato prova contro il Portogallo – se ancora ci fosse stato bisogno – che oramai è in grado di cammirare con le sue gambe, in qualunque contesto si venga a trovare.

Gosens
Fonte immagine pag Twitter Faisal HQ

Gasperini gli ha conferito consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, e adesso il calciatore è pronto a mettersi in gioco ovunque, con chiunque. anche con la Germania.

Ha inglobato in maniera radicale le idee del suo mister fino a riuscire a farle totalmente sue, che sia all’Atalanta o altrove.

Robin Gosens non è più l’uomo in più di Gasperini, ma di chiunque sia pronto, giustamente, a scommettere su di lui.