Mancano poco più di 24 ore alla sfida che vedrà gli agguerriti giallorossi – reduci dall’ottimo pareggio in Champions – affrontare allo Juventus Stadium i bianconeri di Max Allegri, forti del loro bottino pieno senza gol subiti. Riuscirà la formazione di Rudi Garcia a ridimensionare la Juventus? In attesa del match che potrebbe modificare i contorni di questo campionato, GolDiTaccoASpillo ha intervistato Giulio Base, accesissimo tifoso juventino.
Il regista di numerose fiction di successo, che presto vedremo al Festival Internazionale del Film di Roma, dove presenterà Mio figlio, ci racconta della sue fede calcistica e lancia un pronostico, quale? Leggete!
Un piemontese trapiantato a Roma e di conseguenza un tifoso juventino fra i romanisti. Qualche aneddoto curioso da raccontare da bianconero “costretto” a vivere in una città dove la fede calcistica viene vissuta in maniera viscerale, a volte ossessiva.
Una volta all’Olimpico coi miei figli piccoli in tribuna d’onore, esultammo a un goal juventino. Stavamo per essere travolti da alcuni folli fanatici romanisti, il mio amico Claudio Amendola (fanatico romanista ma gran signore) spuntò dal nulla come un angelo e forse mi ‘salvò la vita’.
La prima che vidi, 1970, a Torino. Duer a zero per noi, doppietta di Haller.
Una volta si vedeva molto meno calcio e la fede verso la squadra del proprio campanile era cieca. Ora puoi vedere tutte le partite di tutto il mondo e tifare magari per una squadra inglese o spagnola o tedesca.
Ho provato a raccontare la notte di Heysel vista dagli spogliatoi, non ci sono riuscito.
Spero uno a zero per noi. Marchisio.
Vi farà commuovere.
Giusy Genovese