Girandola di allenatori a Palermo, esonerato anche Ballardini

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Un ciclone si è appena abbattuto su Palermo e più precisamente sul suo allenatore. Dall’inizio della sua permanenza sulla panchina siciliana, Ballardini ha racimolato 4 sconfitte, due vittorie e un pareggio in sette partite di campionato, senza contare l’eliminazione in Coppa Italia perdendo in casa con l’Alessandria, squadra che milita nel campionato di Lega Pro. Tutto questo ha mandato su tutte le furie Maurizio Zamparini. Come se non bastasse, nei giorni scorsi c’è stata la pesantissima diatriba tra il tecnico romagnolo e la squadra, culminata con lo sfogo di Sorrentino contro il suo allenatore:

Ballardini non si è visto né prima né dopo la partita. Chi verrà dopo di lui troverà un gruppo dal grande cuore”.

L’ex tecnico rosanero è stato attaccato duramente anche dallo stesso presidente:

Dopo la vittoria di ieri e dopo i fatti dell’altro ieri e dopo quanto detto dal nostro capitano in tv, ho dovuto passare una nottata in bianca per trovare una soluzione e oggi ho trovato quella che per me è la migliore soluzione. Alle volte, dice il detto, le disgrazie non vengono per nuocere. La squadra ieri, senza un allenatore operativo, è riuscita a fare risultato anche se gli dei del calcio ci hanno dato una mano”.

Insomma, Ballardini contro tutti. Dopo aver riflettuto sulla situazione, Zamparini ha esonerato il secondo tecnico della stagione. Al suo posto l’argentino Guillermo Barros Schelotto che sarà affiancato da Fabio Viviani, già vice di Giuseppe Iachini, che era stato sollevato dall’incarico lo scorso 10 novembre dopo la vittoria interna con il Chievo. Il patron rosanero, in una conferenza via Skype, spiega così la sua scelta:

Ballardini si è auto esonerato, un allenatore non può comportarsi così e stiamo valutando una soluzione con i miei legali. Schelotto sarebbe dovuto venire a giugno, ma visto quello che è successo ho anticipato i tempi. In più abbiamo Viviani che conosce la squadra, quindi non metto i giocatori in mano a un allenatore bravo ma che non conosce il campionato. Per questo c’è Viviani che lo aiuterà a lavorare. Ho interpellato anche Vazquez. Tutta l’Argentina lo conosce. Perché non ho pensato a Iachini? Deve tornare sulla terra. Schelotto è un allenatore che ha voglia di lavorare e ha aspirazione di allenare squadre come il Manchester United”.

Il Palermo quindi è pronto a ripartire da una nuova strada che potrà essere ancora ricca di successi.

Barbara Roviello Ghiringhelli