Giovanni Di Lorenzo, dalla C alla C…hampions

La parabola ascendente di Giovanni Di Lorenzo, appena approdato al Napoli

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Qualche giorno fa si trovava a Villa Stuart per le visite mediche e per consacrare il suo acquisto con una pizza tradizionale a Napoli, dove lo aspettavano Giuntoli e parte dello staff azzurro, con il quale sarà legato fino al 2024.

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Giovanni Di Lorenzo, nonostante la sua giovane età (classe ’93) è stato voluto fortemente da Mister Ancelotti, considerato dal Re delle Coppe come un vero talento calcistico sulla fascia, e non solo da lui.

Il ruolo: attaccante mascherato da esterno destro difensivo

L’ex Empoli è esterno destro difensivo, ruolo assegnatogli per caso quando giocava nella Lucchese per mancanza di giocatori, ma calzatogli a pennello.

Prima giocava come attaccante, quando era piccolo, nella squadra Val D’Ottavo dove lo soprannominavano Batigol per il suo innato talento di centrare sempre la porta avversaria.

Oggi però il suo modello di riferimento, rispetto al calcio più moderno ed in evoluzione, è Cancelo.

L’asse Napoli-Empoli funziona

Il vizio di creare questo asse di mercato sempre molto caldo con l’Empoli, il Napoli proprio non se lo toglie. Ecco un altro gioiellino che i toscani ci vendono, qualche anno fa toccò per esempio a Zielinski.

Anche Di Lorenzo questa volta, dopo tanta gavetta, è pronto per fare il salto di qualità in Serie A, ora che l’Empoli immeritatamente è retrocesso in B nell’ultima giornata. Nonostante l’obiettivo salvezza non centrato per poco, la squadra toscana ha consacrato questo giocatore per la sua miglior stagione, la prima in A: 5 gol, tra cui 1 al Napoli, 3 assist e conta una presenza di 37 partite su 38.

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Parola chiave: gavetta, dalla C al Napoli

È un ragazzo che ha dimostrato negli anni, nonostante i cambi squadra e dei tanti allenatori, di sacrificarsi sempre e correre come un dannato su quella fascia, costi quel che costi.

Due anni fa giocava in serie C col Matera, oggi firma per il Napoli, per circa 10 milioni, qualificato in Champions già svariate settimane prima della fine del campionato.

Giovane sì, ma molto maturo: chiunque abbia giocato con lui lo definisce “generoso, umile e determinato”; cascasse il mondo lui non perderebbe nessun allenamento ed oltretutto ha molta pazienza, è partito dal basso per arrivare in alto.
La gavetta non è cosa per tutti ma il giovane toscano caratterialmente è di un altro pianeta.

Aurelio Andreazzoli ha lasciato un ricordo e degli insegnamenti indelebili, un vero e proprio esempio da seguire per la sua crescita personale che da calciatore:

“E’ un vero maestro. Con i suoi metodi riesce a entrare nella testa dei calciatori.
E in panchina, durante le partite,
ci accompagna sempre senza aver mai bisogno di urlare.”

…e forse la Nazionale

Con l’approdo a Napoli può sognare anche la convocazione del CT della Nazionale Roberto Mancinisarebbe un sogno” dice “punto alla convocazione ma non voglio che diventi un’ossessione”, ma dopo aver giocato con U21 di Di Biagio il pallino di voler fare il salto di qualità anche con la Nazionale è segno di determinazione.

Tra responsabilità e passioni

Diplomato in ragioneria, la sua vita cambierà forse radicalmente: nuova città, nuovo stipendio, nuova squadra, nuovo allenatore e beh… l’approdo, il primo, in Champions.

Quello che non cambieranno saranno le sue passioni: giocare alla Play -ma a Call of Duty non a FIFA-, giocare con gli amici al fantacalcio e comprare lui stesso anche, e poi c’è la sua ragazza con la quale sta insieme da sei anni.

Il suo sogno più grande sarebbe Euro 2020 con la Nazionale e il matrimonio.

La lettera d’addio all’Empoli

Il giovane ha pubblicato su Instagram un post di addio per la società ed i tifosi dell’Empoli.

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Promette per essere il futuro della generazione italiana

Gli acquisti dall’Empoli non hanno mai deluso, tutti i tifosi partenopei ora non vedono l’ora di vederlo con quella maglia azzurra a correre per il San Paolo. E se dimostrerà le sue qualità questo desiderio di vederlo con una maglia azzurra si estenderà per tutto lo stivale italiano, ma non quella del Napoli, ma dell’Italia.

Valentina Vittoria