“Come già sapete questa sarà la mia ultima stagione in bianconero.
Per tutti voi tifosi che siete sempre stati al mio fianco … Vi voglio bene.”
Come già sapete questa sarà la mia ultima stagione in bianconero. Per tutti voi tifosi che siete sempre stati al mio fianco, vi aspetto Lunedì sera allo Stadium o da casa per gioire e festeggiare con me tutti questi anni di passione bianconera. Vi voglio bene
Giorgio Chiellini, l’ultima bandiera della Juventusha salutato i suoi tifosi all’Allianz Stadium in occasione di Juventus-Lazio.
Era il 2005 e Giorgio, un ragazzo toscano dagli occhi vispi, alto , smilzo e con un nasone simpatico, debuttava con la maglia bianconera della Juventus allenata da Fabio Capelloche lo volle fortemente.
Non immaginava il futuro glorioso che lo attendeva da lì a poco…
Al ragazzone di Livorno la Juventus è entrata nel sangue tanto da diventare una bandiera per i tifosi e un punto di riferimento per il club.
La storia di Giorgio Chiellini assomiglia ad una favola.
Il padre, un medico ortopedico e in gioventù giavellottista; la madre, una dirigente d’azienda e tre figli: Giorgio e il gemello Claudio.
La famiglia Chiellini educa i figli allo sport. Il primo impatto fu la pallacanestro: Claudio e Giorgio sono appassionati ancora adesso della NBA, e sognavano entrambi un giorno di poter “schiacciare”, ma il padre, per uno strano gioco del destino, li iscrisse a una scuola calcio.
E sui campi dell’Ardenza che iniziò la favola del mitico numero 3.
I ragazzi imparano dai genitori l’impegno e il sacrificio e ma soprattutto ad avere le idee chiare.
Tutti laureati a casa Chiellini.
Nel 2010 Giorgio ottiene la laurea triennale in Economia e Commercio, successivamente nel 2017 prende la laurea magistrale in Business administration; il gemello Claudio completa il suo percorso di giurisprudenza.
I gemelli Chiellini hanno altri due fratelli dal padre di secondo letto: Silvia e Giulio.
Silvia segue le orme di Giorgio diventando calciatrice nel ruolo di difensore, anche lei si laurea a pieni voti come fisioterapista, mentre Giulio studia Moda a Firenze.
“Il mio modello è mio fratello Giorgio, non potrebbe essere altrimenti.
Studio le sue partite sempre, i suoi movimenti.
Spesso mi dicono che assomiglio a lui, che si è sempre raccomandato di giocare pulito
e avere rispetto per l’avversario, per l’arbitro. Di giocare semplice, perché siamo giocatori semplici, e di lasciare agli altri lo spunto.
Questa semplicità è la cosa che ci accomuna. Siamo molto rispettosi.
Lui ha notorietà ma è sempre rimasto molto umile”.
Giorgio dopo alcune esperienze con altre maglie arriva in Juventus nel bel mezzo del caso “Calciopoli” episodio storico dalle conseguenze nefaste per il club bianconero.
L’allora difensore Fabio Cannavaro non accetterà la Serie B e decise perciò di lasciare la società. Per Giorgio è l’occasione della vita.
Il giocatore accettò l’anno in cadetteria sotto la guida di Didier Deschamps, che lo fece evolvere tatticamente: da terzino sinistro a difensore centrale.
Un ruolo su misura per lui e adatto alle sue caratteristiche tecniche e tattiche ossia stacco aereo, forza fisica e supremazia nonché aggressività nei contrasti.
Chiellini si distinse immediatamente e divenne con gli anni titolare inamovibile in Juventus ma anche in Nazionale.
Oggi a 37 anni il pluripremiato difensore centrale lascia la Serie A per permettersi molto probabilmente un’esperienza all’estero, nello specifico negli Stati Uniti.
Chiellini è stato definito un difensore tra i più forti della sua generazione, se non il più forte secondo alcuni avversari.
Con i compagni di squadra Barzagli e Bonucci darà vita ad un muro difensivo invalicabile: la BBC.
Il trio irresistibile ha collezionato molti successi alla Juventus ma altresì in Nazionale.
Giorgio è stato il difensore che tutti avrebbero voluto avere.
Andava in campo con la fascia in testa, con la maschera per rottura del setto nasale (fratturato più volte), non ha mai avuto paura di buttarsi nella mischia per difendere la sua squadra.
La serata di saluti e addio all’Allianz Stadium è stata bellissima e Giorgio se l’è goduta ogni minuto e lo ha fatto con il sorriso.
Non c’è tristezza in questa decisione, forse perché si vocifera che Giorgio tornerà alla Juventus come dirigente.
Al livornese si prospetta un futuro radioso alla “Vecchia Signora”, un completamento di carriera riservato a pochi.
Auguriamo a Giorgio Chiellini buona fortuna con la speranza di rivederlo a Torino coinvolto ancora con la sua Juventus… perché è stato e sarà sempre un tutt’uno con lei.