Da Gigi Riva a Totò Schillaci, gli addii calcistici di questo 2024

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Gli addii più dolorosi nel mondo del calcio in questo 2024: da Gigi Riva a Totò Schillaci, i calciatori che ci hanno salutato per sempre lasciando un segno indelebile nel nostro cuore.

Ángel Castellanos
Ex leggenda del Valencia, di cui ha indossato la maglia ben 275 volte, è morto nel gennaio 2024 dopo aver lottato a lungo contro l’Alzheimer.

Mário Zagallo
Con la casacca brasiliana ha conquistato il Campionato del Mondo nel 1958 e nel 1962 ma la carriera da allenatore gli diede ancor più soddisfazioni perché dopo essersi seduto sulle panchine più prestigiose del Sudamerica guida il Brasile alla vittoria del Campionato del Mondo sia nel 1970 che nel 1994. Anche lui si è spento nel gennaio 2024 all’età di 95 anni.

Franz Beckenbauer
Il 7 gennaio 2024 ci ha salutato uno dei difensori più forti della storia del calcio, simbolo della Germania calcistica. Il Kaiser ha legato gran parte della sua carriera al Bayern Monaco, sia da giocatore che da allenatore, fino a ricoprire il ruolo di dirigente. Proprio come Zagallo, Beckenbauer è riuscito a vincere il Mondiale con gli scarpini ai piedi ma anche come CT della Germania Ovest.

Jorge Griffa
Il difensore argentino ha militato a lungo nell’Atletico di Madrid, dove ha conquistato diversi trofei nazionali. Dopo la carriera da giocatore è tornato in patria per lavorare come osservatore del Newell’s e poi del Boca Juniors, scoprendo talenti del calibro di Tevez, Burdisso e Batistuta. È morto il 15 gennaio del 2024.

Klaus Wunder
Ha militato in diversi club di Bundesliga, compreso il Bayern Monaco, con cui l’attaccante ha vinto la Coppa dei Campioni nel 1995. Si spegne nel gennaio 2024 all’età di 74 anni.

Bennie Muller
Giocatore olandese e bandiera dell’Ajax, con cui ha giocato dal 1957 al 1970 come centrocampista, collezionando più di 300 presenze e una trentina di reti. È stato anche capitano dell’Olanda.

Tommy Baldwin
Calciatore inglese morto nel gennaio 2024 a 78 anni, nella sua carriera ha militato in diversi top club di Premier League ma rimane celebre la sua parentesi al Chelsea tra gli anni ’60 e ’70. Per trent’anni è stato nella top ten dei capocannonieri del Chelsea con 92 goal in tutte le competizioni.

Gigi Riva
Uno dei vanti del nostro calcio e del nostro Paese, nonché artefice dell’unico storico scudetto del Cagliari nel 1970. Uno degli attaccanti che ha fatto la storia di questo sport, con 164 reti in poco più di dieci anni con la maglia cagliaritana, di cui diventa un’icona. È inoltre il miglior marcatore della storia della Nazionale Italiana con 35 reti. Ci ha salutati a fine gennaio a causa di un arresto cardiaco all’età di 79 anni.

Giuliano Musiello
Attaccante italiano che ha girato lo Stivale in lungo e in largo, dalla Serie C2 fino alla Serie A, giocando con maglie celebri come quelle di Atalanta, Juventus e Roma. Nella massima divisione non riuscì mai a replicare le grandi imprese compiute nei campionati minori.

Jean Petit
Centrocampista francese che ha trascorso tutta la sua vita al Monaco, sia da calciatore che da allenatore, conquistando in patria diversi titoli. Nel 1978 è stato anche eletto calciatore dell’anno in Francia.

Kurt Hamrin
Bandiera della Fiorentina, oltre che quella della Viola, ha indossato anche le casacche di Napoli, Milan e Juventus. Ha raggiunto l’incredibile cifra di più di 170 reti in Serie A. Un attaccante fantasioso e di gran classe, si è spento i primi di febbraio del 2024.

Giacomo Losi
Soprannominato “Core de Roma” dai tifosi giallorossi a causa della sua immensa generosità dentro e fuori dal campo, è il terzo giocatore per presenze con la Roma dopo Totti e De Rossi.

Andreas Brehme
Uno dei terzini più forti della sua generazione, è stato Campione del Mondo con la Germania nel 1990 oltre a collezionare numerosi successi nel Bayern Monaco e nell’Inter. Matthäus lo definì il miglior giocatore con cui ebbe la fortuna di giocare. Il 20 febbraio 2024 si spegne improvvisamente a causa di un arresto cardiaco a soli 64 anni.

Larry Lloyd
Difensore del glorioso Liverpool di Bill Shankly e del Nottingham Forest di Brian Clough che fecero la storia del calcio inglese a cavallo tra anni settanta e ottanta. Ha vinto anche una Coppa dei Campioni proprio con il Nottingham.

Bernd Hölzenbein
Ha giocato nell’Eintracht Francoforte nei suoi anni d’oro, rimanendo tutt’ora uno degli attaccanti con più reti nella storia del club e lavorando per loro anche dopo il suo ritiro. Con la Germania Ovest ha sollevato la Coppa del Mondo nel 1974. È morto nell’aprile 2024 dopo aver lottato a lungo contro una brutta malattia.

César Luis Menotti
Personalità di spicco del calcio argentino, ha vestito i panni di allenatore anche per Barcellona e Atletico Madrid seppur per brevi periodi. Con Menotti in panchina, l’Argentina ha conquistato il suo primo Campionato del Mondo nel 1978. È morto nel maggio 2024.

Karl-Heinz Schnellinger
Difensore della Germania Ovest che ha trova la sua fortuna in Serie A, in particolar modo al Milan, dove ha colleziona ben 222 presenze. Soprannominato Volkswagen per il suo rendimento costante, è morto questa primavera proprio a Milano, dove da tempo si era stabilito.

Comunardo Niccolai
Ha trascorso più di dieci anni della sua carriera nel Cagliari, in Serie A si è fatto conoscere per il numero di autoreti segnale, la più celebre sfiorata contro il Catanzaro dopo aver male interpretato una decisione arbitrale. Vanta anche una partecipazione alla Coppa del Mondo 1970 con la maglia azzurra.

Bruno Garzena
Soprannominato “il Falco di Venaria”, fu uno dei difensori della Juventus tra gli anni ’50 e ’60, definito dal suo compagno Boniperti come l’archetipo del terzino. Prima che la morte lo cogliesse nel luglio 2024 è stato anche presidente dell’Alessandria.

Sven-Göran Eriksson
Ci ha salutato nell’agosto del 2024 anche uno degli allenatori di calcio più iconici e vincenti del mondo. Con la sua Lazio ha conquistato una Coppa delle Coppe e una Supercoppa UEFA, resta ancora oggi l’allenatore con il maggior numero di presenze sulla panchina biancoceleste nelle competizioni europee.

Souleymane Bamba
La sua morte a soli 39 anni ha scosso il mondo del calcio, a causa del linfoma di Hodgkin. Cresciuto nel PSG, passato per il Leicester (allenato tra l’altro da Eriksson) con una tappa anche in Italia, al Palermo. Prima di spegnersi occupava una posizione manageriale al Cardiff City.

Salvatore Schillaci
Il nostro Totò ci ha lasciato prematuramente nel mese di settembre 2024 a causa di un male incurabile. Resterà per sempre nella memoria di tutti gli appassionati di calcio come il re delle Notti Magiche, lui che di gol ne ha inseguiti a centinaia non solo con l’Italia ma anche nel suo Messina, all’Inter e alla Juventus.

Gaetano Salvemini
L’allenatore della storica Coppa Anglo-Italiana conquistata dal Genoa del 1996 a Wembley, in Serie A si è seduta sulla panchina di Empoli e Bari, con cui conquistò la storica promozione. Si è spento vicino Reggio Emilia nel settembre del 2024.

Ron Yeats
Lottava da tempo contro l’Alzheimer lo storico difensore e capitano del Liverpool di Billy Shankly, con cui conquistò due Premier League, una Coppa d’Inghilterra e tre Charity Shield.

Luigi Rocca
Esordì come centrocampista nell’Inter ma trascorse la carriera da calciatore nelle divisioni minori, dove continuerà a militare come allenatore. Ci ha lasciato ad appena 61 anni a causa di un arresto cardiaco mentre giocava a calcio in una partita amatoriale.

Johan Neeskens
Citato da Pelé tra i 100 calciatori più forti di tutti i tempi, venne definito “un mediano difensivo che sapeva segnare” e fece le fortune di Ajax e Barcellona negli anni ’70 come jolly a centrocampo. Con quell’Ajax delle meraviglie, il giocatore olandese conquistò ben tre Coppe dei Campioni di fila.

George Baldock
Il giovane inglese naturalizzato greco aveva soltanto 31 anni quando quest’autunno è stato ritrovato senza vita all’interno della piscina della sua abitazione, aveva da poco concluso una lunga avventura allo Sheffield United, con cui conquista la promozione in Premier League.

Abdelaziz Barrada
Un’altra tragedia ha colpito il giovane centrocampista classe 1989, vittima di un infarto. Ha giocato per tre anni con il Paris Saint-Germain prima di cercare fortuna al Getafe e al Marsiglia.

Marco Angulo
Giovanissima promessa del calcio sudamericano, era già stato attenzionato dalla Nazionale maggiore dell’Ecuador dopo un’ottima annata in MLS nonostante avesse solo ventidue anni. È morto dopo un ricovero di 35 giorni in ospedale a seguito di un terribile incidente stradale.

Helmut Duckadam
Eclettico portiere rumeno dello Steaua Bucharest negli anni ’80, attirò gli occhi dell’Europa dopo alcune prestazioni notevoli come quella valsa la vittoria in Coppa dei Campioni contro il Barcellona. Il Corriere dello Sport scriveva: “Superman è rumeno” dopo che ebbe parato ben quattro rigori.