Gerard Deulofeu, classe ’94, giocatore spagnolo, catalano, primatista di presenze (36) e di reti (17) della Nazionale spagnola Under-21.
Spesso dipinto negli anni scorsi come un giocatore troppo volto a specchiarsi in campo, con poco spirito di abnegazione ed intento a puntare tutto sulla propria tecnica, Deulofeu ha assunto con il tempo un comportamento ben diverso tra campo d’allenamento e partita.
Rimproverato dai propri allenatori prima, tra piccolezze come pantaloncini tenuti a vita esageratamente bassa o una più preoccupante collocazione in campo mai trovata, elogiato poi come grande lavoratore, fisico scolpito ed una mentalità maturata:
“Senza lavoro e sacrificio, non c’è ricompensa. E per diventare grandi, serve anche difendere”.
Se dalle parti della Masia sfornare talenti è ormai pura consuetudine, Deulofeu è uno dei tanti pezzi di un puzzle blaugrana che appare, di anno in anno, sempre più grande ed impossibile da completare.
Considerato vero e proprio prodigio sin da piccolo, ed entrato a far parte della cantera del Barcellona a soli 9 anni, il talento classe ’94 fu addirittura oggetto di una guerra tra brand sportivi.
10 years ago i did my debut with @FCBarcelona_cat ! #memories 💪🙏 pic.twitter.com/QIz0OC2uSp
— Gerard Deulofeu (@gerardeulofeu) October 29, 2021
Dopo l’esperienza in Inghilterra con l’Everton (2015-2017) in cui ha condiviso lo spogliatoio, il campo e mille partite alla Playstation con Romelu Lukaku, nel 2017 arriva al Milan in prestito dal Barcellona.
A Milano ci rimane una sola stagione, da gennaio a maggio 2017, piena di alti e bassi per tornare prima a Barcellona e poi in Premier League al Watford fino al 2020.
In una recente intervista ha dichiarato che:
“Ho avuto molte belle esperienze. Questa è la mia nona stagione in campionati di Prima divisione: alla mia età sono già tante. A me piace ascoltare e imparare di conseguenza. E quello che ho imparato è che nel calcio moderno devi essere preciso al millimetro. È ciò che faccio oggi. Dentro c’è tutto: allenamento, riposo, alimentazione”.
Good morning ! So proud to reach 300 professional games in career. I’m really grateful and i want to continue enjoying this sport every single day and increase this number as much as i can. pic.twitter.com/1WYL6kh4w1
— Gerard Deulofeu (@gerardeulofeu) February 16, 2021
Gerard negli ultimi due anni è stato vittima di infortuni abbastanza seri che lo hanno tenuto fuori dal calcio giocato per molto tempo.
A proposito degli infortuni ha dichiarato che ha sicuramente perso un anno e mezzo, forse due di carriera.
Prima una frattura al piede, poi la rottura del legamento crociato di un ginocchio, infine un’infiammazione allo stesso ginocchio. Tutto tra il 2018 e quest’anno, da marzo a marzo.
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La sua caparbietà, maturità ritrovata e professionalità lo hanno fatto arrivare all’Udinese dove, rimesso in sesto, sta disputando forse uno dei più bei campionati da lui giocati.
Inizialmente Gerard è stato dai più definito come discontinuo per la giovane età e per la poca esperienza maturata. Aveva giocato in un solo club, il Barcellona. Trasferirsi in Inghilterra e in Italia gli è servito per crescere e conoscere un altro calcio, nuovi spogliatoi. Diventando così più maturo, imparando cosa fare in campo e fuori dal campo.
Dieci anni fa era un ragazzo venuto su con prepotenza. Appena diciassettenne aveva già esordito in Liga e in Champions. E lo si sa che quando si è tanto giovane e tutto arriva subito, non è facile. Sempre sulla prima pagina dei giornali, tutti ti stanno addosso e in quel frangente è mancata la maturità di adesso.
“Se avessi avuto allora la testa di oggi, la mia carriera sarebbe stata molto diversa”.
⚪️⚫️🛠💪 https://t.co/k9Jt6ZzwAl
— Gerard Deulofeu (@gerardeulofeu) August 23, 2021
Gioca principalmente come attaccante esterno sinistro ma può agire anche sulla fascia opposta. Dotato di buona tecnica e molto abile nel dribbling. Giocatore estremamente rapido, cerca spesso l’uno contro uno e risulta proficuo anche in fase realizzativa.
Sull’ allenatore Gotti ha dichiarato che gli lascia molta libertà in attacco e gli chiede di coprire un po’ sul regista avversario. Lo vuole vicino alla porta per provare a far gol. “È ciò che serve alla squadra, anche se io non sono una punta; sono uno che sta vicino a una punta e che crea calcio. E adesso che giochiamo con un vero centravanti, Beto, per me è molto più facile”.
V-I-C-T-O-R-I-A ! E oggi con la mia guardia del corpo personale 🤭😂 BETO. pic.twitter.com/0w0AnBFeqD
— Gerard Deulofeu (@gerardeulofeu) November 7, 2021
Via De Paul ci si aspettava da Deulofeu un passo in avanti in campo, come leader tecnico, e nello spogliatoio, per aiutare i più giovani. E sembra che sia quello che Gerard stia provando a fare, consapevole dell’importanza della numero 10 che adesso indossa.
Vogliamo una vittoria adesso! Iniziamo a lavorare da oggi e a goderci il cammino sempre. 💪🛠 pic.twitter.com/2kAR1OdMNR
— Gerard Deulofeu (@gerardeulofeu) November 2, 2021
“Sì, voglio che i compagni riconoscano in me un leader, innanzi tutto per l’impegno che metto nel lavoro. Tra gol e assist Il gol è più divertente. L’assist va bene, ma preferisco segnare. Non la pensavo così, ma ho imparato che il gol è il calcio. Quello che mi renderà grande è il gol, di assist ne ho già fatti tanti.”
Arrivano 8 partite molto importanti a partire da questa settimana e fino a Natale. Abbiamo bisogno della massima concentrazione e di un livello di requisiti molto alto per affrontarle. Iniziamo con il Torino e poi andiamo avanti. VAMOS! 💪🛠 pic.twitter.com/FHxePIjnqo
— Gerard Deulofeu (@gerardeulofeu) November 17, 2021
Ilaria Ianni’