Home Calcio Italiano Serie A Gennaro Gattuso e quella ‘cazzimma’ che tanto manca al Napoli

Gennaro Gattuso e quella ‘cazzimma’ che tanto manca al Napoli

L'ex tecnico rossonero, sostituirà l'ormai esonerato Carlo Ancelotti, sarà la sua grinta la chiave per riportare il Napoli dove merita?

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Gennaro gattuso è il prescelto da de laurentiis

E’ durata poco più di un anno e mezzo la storia d’amore tra carlo Ancelotti e il Napoli

Il 23 maggio del 2018 è subentrato a Maurizio Sarri (attuale allenatore della Juventus) e in quel momento la scelta di dare un nome di peso come il suo alla piazza, era sicuramente la migliore.

carlo ancelotti

Qualcosa però è andata storta e anche un titolato come Carlo Ancelotti può ritrovarsi a essere improvvisamente sedotto e poi abbandonato.
L’ambiente a Napoli nell’ultimo periodo si è fortemente surriscaldato. La squadra non raccoglieva una vittoria da otto giornate e attualmente si trova al settimo posto in classica.

Posizione inusuale se ritorniamo indietro anche solo di un anno, dove il Napoli si è piazzato al secondo posto in classifica dietro al solito fortino juventino.

Ancelotti non ha necessità di presentazioni; i vari trofei vinti sparsi per l’Europa lo reputano un “Re di Coppe”. Quest’anno però, il giocattolo creato per lui con gli innesti di Manolas, Lozano e Llorente non hanno dato quel qualcosa che ormai mancava.

Il gioco spettacolare e vivace dell’era Sarri non c’è più, si è inspiegabilmente trasformato pur lasciando in rosa tutti gli stessi interpreti.
Il cambio di modulo non ha avuto i frutti sperati per Ancelotti e si è ritrovato ad avere un gioco sterile e prevedibile dove solo i singoli facevano la differenza tralasciando il vecchio gioco corale.

Foto: Sport.it

Tutto è nato dal passo falso del Napoli contro la Roma che ha portato Aurelio De Laurentiis a decidere di mandare in ritiro la squadra.

Ritiro su cui i calciatori e inizialmente anche Ancelotti non erano d’accordo; infatti dopo il pareggio contro il Salisburgo, la squadra ha deciso di ribellarsi e di non ritornare a Castel Volturno, anzi, di ritornare ognuno a casa propria tranne Ancelotti e il suo staff.

Scelta che ha fatto infuriare il patron partenopeo multando pesantemente i suoi tesserati per non aver rispettato la decisione dirigenziale.

Vedi Napoli e poi… BOOM!

La crepa tra la squadra e De Laurentiis da quel momento si è ulteriormente ingrandita e Ancelotti è diventato il capro espiatorio, colpevole di non aver saputo tenere testa al gruppo e non avere il giusto polso in questo delicato momento.

 

Foto: Panorama.it

Così la scelta, dopo l’ennesima sconfitta, è sembrata quasi inevitabile: c’era bisogno di una svolta e anche in fretta. L’ultimo barlume di speranza probabilmente sarebbe stata la partita di qualificazione contro il Genk – vinta nettamente per 4-0 – e invece nemmeno questo è bastato per evitare l’esonero del tecnico emiliano.

Con un comunicato ufficiale arrivato nella tarda serata di martedì sera, il Napoli ha deciso di esonerare Ancelotti dal suo incarico di allenatore sostituendolo con Gennaro Gattuso.

Scelta insensata? Forse no…

E’ vero, Gattuso nella sua ancora breve carriera da allenatore non ha vinto ancora nulla, ma di strada ne ha ancora tantissima davanti e il suo grande spirito e la sua grinta saranno il suo punto di forza.

Gennaro Gattuso e Carlo Ancelotti (foto: Il Mattino)

Prima di Napoli, ha allenato il Milan. Con i colori rossoneri avrà sempre un grande rapporto di amore che lo hanno accompagnato da calciatore per tredici stagioni vincendo due Champions League, due Supercoppe Uefa, due campionati, due Supercoppe italiane, una Coppa Italia e un Mondiale per club. 

Gattuso, soprannominato Ringhio per la sua innata ‘cazzimma’ da buon calabrese, ha una nuova sfida da affrontare, quella di trasmettere tutta la sua grande personalità e dare una ritrovata identità al Napoli.

Non sarà una sfida facile, anzi… ma l’ex mediano rossonero si è già trovato nella situazione di dover far rialzare la testa alla propria squadra.

La piazza napoletana è tremendamente esigente e lo sarà ancor più adesso vedendo la squadra relegata al settimo posto a ben otto punti di distanza dalla zona Champions.

Il progetto azzurro è allettante e una chiamata così non si poteva rifiutare. Durante la conferenza stampa di presentazione, il neo tecnico ha avuto parole di grande stima nei confronti del suo predecessore dimostrando sempre umiltà sia dentro sia fuori dal campo:

“Ancelotti? Sono stati due giorni difficili, sapevo che avrei dovuto spiegargli. Per me è stato un papà calcisticamente Carlo, abbiamo vinto tanto. Nei miei momenti di difficoltà in panchina l’ho sempre chiamato e si è messo a disposizione. Ma non avevo bisogno di conferme per sapere che grande uomo è. Ve lo dico già, non fate paragoni. Io sono un allenatore giovane e non mi posso paragonare a lui: spero di fare il 10% di quello che ha fatto Ancelotti in carriera.”

Per molti, la scelta di Gattuso come sostituto di Ancelotti sembra paradossale e alquanto azzardata eppure indovinate un po’ chi c’era alla guida del Milan quando Gattuso giocava lì? Proprio lui: Carlo Ancelotti.

 

E se l’allievo superasse il maestro?

Raffaella De Macina

Foto copertina: Panorama.it

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