Furia Preziosi: “Così non si può andare avanti. Il sistema è malato”

E' una furia il Presidente rossoblù dopo il rigore non fischiato dall'arbitro Marco di Bello durante Roma-Genoa finita in rimonta 3-2 per i giallorossi

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L’arbitro si è rifiutato di consultare la Var e mi devono spiegare perché’

Così Enrico Preziosi, proprietario e presidente del Genoa Cricket and Football Club, commenta il post gara tra Roma e Genoa giocatosi all’Olimpico un paio di sere fa. Questa volta l’imprenditore che ha dovuto barcamenarsi tra un tecnico e un altro alla ricerca di stabilità non ancora trovata, ha poco da rimproverare ai suoi, mentre al contrario, è un fiume in piena sugli appunti da fare circa la direzione di gara.

Il Patron, infatti, ha parecchio da ridire in particolar modo su quella spinta sospetta su Pandev, che a detta sua di sospetto ha ben poco, almeno circa il fatto che sia rigore. Di sospetti terzi, invece, il presidente ne trova più di uno. Il numero uno Grifone parla di rigore clamoroso non concesso per favorire l’avversario.

‘Su un episodio così clamoroso non si poteva non usare la Var. Il sistema è malato e sbagliato’. 

Roma-Genoa

‘Era una partita che potevamo vincere e l’abbiamo persa. L’arbitro si è rifiutato di consultare la Var e mi devono spiegare perché. Si tratta di malafede, mi dispiace ma l’arbitro si è rifiutato di analizzare un episodio evidente’.

‘La verità è che non bisognava far perdere la Roma. Così non si può andare avanti, a questo punto considero la Var una vera e propria arma impropria. Con l’arbitro Di Bello la Roma ha vinto dieci volte su dieci, noi invece ne abbiamo perse nove su dieci. Adesso basta. È arrivato il Genoa all’Olimpico e la Roma ha risolto i suoi problemi’.

Il Patron rossoblù si scatena più che contro il VAR contro il sistema che lo regola, considerato malato: “La Var non è un problema, ma come si utilizza e chi lo utilizza. Se il sistema è nato per garantire la regolarità della gara, nel momento in cui si decide di fare decidere agli occhi umani, allora non cambia niente“.

Una polemica, quella sollevata dal Presidente giallorosso che non è affatto isolata, capita sempre più spesso di assistere a manifestazioni di malcontento nei confronti della terna arbitrale, nella fattispecie quella addetta alla revisione, al Video Assistant Referee, per un utilizzo sempre meno ‘definito’ nei parametri e ancora troppo imperfetto nell’utilizzo del mezzo.

Un argomento che solleva l’interesse di molti, non soltanto perché ci si imbatte spesso in una diatriba tra chi vorrebbe ancora abolirlo e chi è pro a priori, addirittura tra i ‘pro’ VAR se ne differenziano vari pensieri accomunati dal pensiero condiviso che si tratti di uno strumento più che valido ma ancora bisognoso di perfezionamenti, quantomeno appunto nel suo utilizzo.

Ciononostante, il Presidente non si limita, come si evince chiaramente dalle sue parole, ad un’invettiva contro lo strumento, ma anche ad un chiaro disaccordo nei confronti della direzione di gara condotta dall’arbitro Marco di Bello, secondo le sue parole in mala fede nella valutazione delle episodi.

Dello stesso canto Prandelli che parla di un Genoa deufradato e Goran Pandev che ai microfoni reclama il rigore.