Il Frosinone esce a testa alta dalla sfida contro la Juventus.
La squadra di Longo è stata elogiata per la compattezza e l’ordine con i quali ha risposto agli attacchi dei bianconeri. Un Frosinone determinato ha tenuto testa alla Juventus dando vita a una prestazione di carattere.
I ciociari hanno retto a CR7, Dybala, Mandzukic e co. … fino all’80’.
Questo basta per tessere lodi a una neopromossa.
In fondo, contro i campioni in carica, una squadra che lotta per la salvezza non può fare altro che difendersi e provare a non essere trafitti e asfaltati.
E’ un classico delle “piccole” contro le “grandi”: affrontare una gara chiusi, senza lasciare spazi ma per fare questo bisogna saper essere in grado di partire in contropiede, di uscire dalla propria metà campo e rifiatare, magari, nella migliore delle ipotesi, creando qualche spavento.
Al Frosinone questo non è riuscito.
Non solo contro la Juve…
Purtroppo la squadra ciociara presenta delle lacune dal centrocampo in sù: alla quinta giornata, quasi non si registrano azioni manovrate, tiri nello specchio o parate dei portieri avversari.
Nella casella della differenza reti spicca un bruttissimo -12 e se il Frosinone non segnerà contro la Roma batterà il record negativo del Venezia nella stagione 98/99.
“Abbiamo lottato tutti insieme dimostrando di essere squadra. Non dobbiamo aspettare una brutta figura o che arrivi la Juve per fare certe prestazioni.
Quando vedrò continuità in tal senso saremo sulla buona strada per migliorare quel che c’è da migliorare. L’aspetto importante era ripartire con una prestazione fatta di ferocia.
Il primo gol? Ci lavoriamo da diverse settimane. Lo step che deve fare il Frosinone è proprio questo.
Dobbiamo osare di più nella metà campo avversaria perché per vincere serve far gol“.
Moreno Longo è consapevole che di questo passo la salvezza diventa un miraggio e il Frosinone rischia di uscire di scena dalla massima Serie.
Caterina Autiero