Italia ai Mondiali
Sette vittorie su sette, un totale di 18 gol segnati nelle qualificazioni: le Azzurre voleranno in Francia dopo vent’anni dall’ultima partecipazione (1999, negli Stati Uniti).
Ormai è realtà, le ragazze del calcio hanno fatto la storia e, già solo per questo meriterebbero un briciolo d’attenzione da parte di quelli ancora troppo scettici.
? Azzurre al Mondiale! La festa e le ? interviste sul campo!#Firenze festeggia un’#Italia ?? da #Mondiale ?!
Le #Azzurre battono il #Portogallo ?? 3⃣-0⃣ e volano in #Francia!L'articolo ?? https://t.co/BFqWGVvuuD#WWC2019 #ForzaAzzurre #VivoAzzurro pic.twitter.com/gJQOr3p0Lk
— Nazionale Italiana (@Vivo_Azzurro) June 9, 2018
Le Azzurre che a breve calcheranno i campi francesi appartengono a una generazione di piccole donne che hanno dedicato la loro vita a questo sport misurandosi con ostacoli strutturali e culturali che hanno saputo valicare.
Le Ragazze italiane sono quelle che sono state artefici con caparbietà di processi di crescita che, soprattutto negli ultimi anni, stanno portando risultati. La qualificazione mondiale ne è la giusta conseguenza.
Nazionale femminile calcio, ecco le Ragazze italiane
E’ doveroso presentare le Azzurre che stanno scrivendo pagine di storia e hanno voglia di vivere fino in fondo il proprio sogno.
Ragazze ambiziose, caparbie, esemplari che ci hanno creduto, non hanno mollato e stanno dimostrando che il calcio non ha sesso.
Donne col fiuto per il gol, le attaccanti azzurre
È colei, fra quelle in attività, che ha segnato più gol in maglia azzurra (29, compresi i 7 nel percorso di qualificazione che ci ha portato ai Mondiali), Cristiana Girelli, nata a Gavardo nel 1990, è la numero 10 sia della Juventus che dell’Italia e ha all’attivo più di 200 gol in Serie A.
«Non voglio pensare a questa qualificazione come a un punto d’arrivo ma come a un punto di partenza…un appello che facciamo a tutti gli italiani, di starci vicino perché non andiamo in Francia per partecipare, vogliamo essere una grande sorpresa.»
Inizia a tirare i primi calci nel Rigamonti Nuvolera, una squadra di un piccolo comune bresciano poi passa al Bardolino Verona, dove ha l’onore di giocare assieme a una certa Melania Gabbiadini. In nove stagioni collezionerà 148 presenze e realizzerà 67 gol ma soprattutto alza al cielo 4 scudetti, 3 Supercoppe Italiane e 3 Coppe Italia.
Nell’estate 2013, all’età di 23 anni, passa al Brescia continuando ad assaporare la gioia di alzare trofei e segnare. Con le Rondinelle saranno 99 le reti in 120 presenze. Nel 2018 ha sposato il progetto bianconero.
La sua arma letale? Il colpo di testa.
Sulle palle inattive è una delle giocatrici più pericolose del panorama mondiale.
A proposito di bomber…
Milena Bertolini per il reparto offensivo può contare anche sulle capacità di finalizzazione di Valentina Giacinti, Daniela Sabatino e Ilaria Mauro.
Bomber di razza, capocannoniere di Serie A, ha segnato 21 gol in questa stagione con il Milan, seguita da un’altra rossonera, Daniela Sabatino con 17 gol.
Nata a Bergamo nel 1994 è cresciuta a Borgo di Terzo e ha giocato per diversi anni nella squadra giovanile dell’Atalanta per poi fare l’esordio in prima squadra.
Ha anche giocato nel Napoli, nella squadra del Seattle e nel Brescia.
A proposito di prima punta intesa nel senso stretto del termine, c’è la 33enne molisana, Daniela Sabatino.
L’attaccante a soli 15 anni esordisce con la maglia del Campobasso in Serie A.
Prima dell’esperienza in Svizzera -al Rapid Lugano- gioca nell’Isernia, nello Sporting Casalnuovo e nel Monti del Matese Bojano dove conquista un titolo di cannoniere con 28 reti in 22 gare contribuendo alla doppia promozione dalla Serie B alla Serie A.
Al ritorno in Italia, alla Reggina, in 4 anni colleziona in tutto 114 presenze ed 87 reti in gare ufficiali.
Nel 2010 viene ingaggiata dal Brescia, squadra in cui militerà per 8 stagioni (162 gol in 198 presenze) e vincerà 2 Campionati, 3 Coppa Italia e 4 Supercoppe Italiane.
Con il gol nel DNA, sarà tra le sicure protagoniste azzurre.
Ha compiuto 31 anni e ha festeggiato nel ritiro di Brunico.
Ilaria Mauro, punta della Fiorentina, con la maglia dell’Italia conta già 28 presenze e 10 reti con una media realizzativa inferiore a un gol ogni 3 partite.
«Quando ho iniziato io era tutto più difficile, il calcio era un affare per maschi e trovavi sempre qualcuno che non vedeva l’ora di prenderti in giro. Per fortuna la mia famiglia è sempre stata con me, il resto l’ho fatto io con la mia testardaggine. Oggi molti veli sono caduti, e poi ci siamo noi pronte ad aiutare le ragazze per raggiungere il loro obiettivo.»
Ilaria Mauro è anch’essa simbolo di un movimento e a un passo dal suo sogno: fare gol al Mondiale.
«È la ciliegina sulla torta della mia carriera, ho fatto due Europei e ora ho l’opportunità di giocare questa manifestazione.
Siamo fra le squadre più forti al mondo ed
è la cosa più bella dopo tanto sacrificio» .
Una carriera iniziata indossando casacca del Tavagnacco, prima di un’esperienza triennale in Germania. Poi il ritorno in Italia, alla Fiorentina dove ha collezionato uno Scudetto, una Supercoppa Italiana e due Coppe Italia.
La primissima convocazione in maglia azzurra risale al 2015, quando l’allora ct Antonio Cabrini la convocò per disputare la Cyprus Cup.
Un debutto con gol contro la Scozia le valse ulteriori chiamate. In azzurro, però, dal 2015 ad oggi appena 10 presenze e 2 centri ma Stefania Tarenzi, con 13 gol in 20 apparizioni con la maglia del Chievo, si è messa in luce e ha indotto la ct a convocarla per la spedizione francese.
Attaccante di manovra, la classe ’88 si è conquistata il suo Mondiale e farà di tutto per non deludere chi ha creduto in lei.
Caterina Autiero