Italia ai Mondiali
Sette vittorie su sette, un totale di 18 gol segnati nelle qualificazioni: le Azzurre voleranno in Francia dopo vent’anni dall’ultima partecipazione (1999, negli Stati Uniti).
Ormai è realtà, le ragazze del calcio hanno fatto la storia e, già solo per questo meriterebbero un briciolo d’attenzione da parte di quelli ancora troppo scettici.
Le Azzurre che a breve calcheranno i campi francesi appartengono a una generazione di piccole donne che hanno dedicato la loro vita a questo sport misurandosi con ostacoli strutturali e culturali che hanno saputo valicare.
Le Ragazze italiane sono quelle che sono state artefici con caparbietà di processi di crescita che, soprattutto negli ultimi anni, stanno portando risultati. La qualificazione mondiale ne è la giusta conseguenza.
Nazionale femminile calcio, ecco le Ragazze italiane
Il nostro viaggio alla scoperta delle nostre Azzurre continua con il centrocampo.
E’ andata in gol nell’ultimo test pre Mondiale, contro la Svizzera.
Dopo lo scudetto e la Coppa Italia con la Juventus, Aurora Galli è pronta a cominciare l’avventura con la Nazionale verso il Mondiale di Francia. Per gli amici Yaya, si è fatta notare già da giovanissima nel mondo del calcio femminile. Ha solcato alcuni dei campi più prestigiosi con la maglia della Nazionale Italiana Under 17, poi Under 19, Under 23 e infine in prima squadra. Spesso anche da capitano, sempre con la maglia numero 4. La Pirlo del calcio italiano come le compagne è figlia di una generazioni di calciatrici che è nata negli oratori e adesso è pronta a cantare l’inno a squarciagola con la mano sul cuore.
A proposito di centrali di qualità, la nostra Nazionale non è mica messa male… schiera anche una certa Barbara Bonansea, altro volto simbolo del movimento italiano.
Nel corso della sua carriera è stata eletta Calciatrice dell’Anno in Italia nel 2016 e l’anno successivo inserita nella lista delle attaccanti del Women’s World XI.
Incursioni, dribbling tecnica e fiuto del gol che non lasciano indifferenti.
Nata a Pinerolo nel 1991, cresciuta nel vivaio del Torino, con i granata ha fatto l’esordio in A ad appena 16 anni. Poi, cinque stagioni al Brescia e le ultime due alle Juventus: un bottino di quattro Scudetti, tre Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane.
In Nazionale dal 2012, con le Azzurre ha totalizzato 56 presenze e 22 reti.
Una punta di diamante per la nostra Italia.
Martina Rosucci non poteva non andare in Francia …
La bianconera ha vissuto una stagione da spettatrice a causa di un grave infortunio. La voglia di inseguire il sogno con tutte le sue forze – che ha caratterizzato la sua vita- ha avuto la meglio e la centrocampista si è preparata per essere con le sue compagne lì, a cantare l’inno.
Martina is back: prima in azzurro poi in bianconero, Rosucci torna in campo
Alice Parisi, 28 anni di Trento, nell’aprile del 2017 si è rotta tibia e perone, rischiando di dover smettere di giocare. Ha fatto di tutto per non non abbandonare e tornare sui campi: nell’ultimo finale di stagione, con la Fiorentina, ha dimostrato di essere tornata in forma.
“Lo vedo come un punto d’arrivo di un gruppo che lavora assieme e seriamente da tempo, ma anche un punto di partenza perché è veramente un qualcosa che dà continuità a questa crescita sia sportiva sia sociale” assicura la centrocampista parlando dell’esperienza francese al sito ufficiale della Figc.
Anche Valentina Bergamaschi, classe 97′, è stata fuori per molto tempo a causa di due brutti infortuni in pochi anni. E’ rientrata a metà stagione con il Milan, dimostrandosi decisiva in più occasioni e si è meritata la fiducia di Milena Bertolini.
Esterna di centrocampo è una giocatrice molto duttile che può ricoprire sia il ruolo di esterno -basso e alto- ma anche di seconda punta.
In carriera ha giocato anche all’estero, nel campionato svizzero, dove nella stagione 2016-2017 con il Neunkirch, risulta anche capocannoniere del campionato con 24 reti all’attivo.
Nel giro della Nazionale sin dalle giovanili, è con ct Cabrini, nel 2016, che viene convocata per la prima volta in nazionale maggiore e da quel giorno, nonostante le difficoltà, non ha mai mollato quella maglia.
Da Valentina a Valentina.
Il centrocampo azzurro schiera anche Cernoia, bresciana di Manervio ha un passato da capitano del Brescia.
Per nove anni, infatti, la centrocampista classe 1991 ha vestito la maglia delle Rondinelle (dal 2008-09 al 2016-17). Adesso è una delle bianconere allenate da Guarino, anzi è il faro del centrocampo della Juve.
In complesso, in carriera ha vinto quattro Scudetti, altrettante Coppe Italia e tre Supercoppe Italiane.
Con la Nazionale ha fatto tutta la trafila delle giovanili fino all’esordio del 2013 con Cabrini, oggi è una giocatrice fondamentale per ct Bertolini.
Regista, trequartista, mediano: la sua classe e il suo piede fatato fanno la differenza.
Manuela Giugliano, la ‘Nuvola Rossa’ del calcio femminile italiano
La piccola della squadra è Annamaria Serturini che ad appena 20 anni vivrà l’emozione più grande per una calciatrice. A dispetto dell’età anagrafica la bergamasca non è acerba. Divide le giovanili e i primi anni di carriera tra Brescia e Pink Bari. Con le Rondinelle debutta nel massimo campionato e in Champions League, e festeggia la conquista di Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana.
Quest’anno, sotto la sapiente guida di Betty Bavagnoli è esplosa con la maglia della Roma: giocate e gol non sono passate inosservate a Milena Bertolini, che l’ha di diritto inserita nelle convocate.
Caterina Autiero