Inizia una stagione nuova e il Parma Calcio 1913 vuole dare continuità ai miracoli ottenuti fino ad ora, come la storica risalita dalla Serie D alla Seria A completata in sole tre stagioni.
Per accontentare i propri tifosi la dirigenza tecnica, dopo la tanta agognata salvezza, stabilisce di impegnarsi a portare a titolo definitivo alcuni giocatori nella sessione di calciomercato estiva.
Il direttore sportivo Daniele Faggiano, in quest’ottica, decide di provare a riscattare chi ha dimostrato di tenere ai colori e soprattutto chi ha contribuito a riportare al “suo posto” una piazza che è sempre appartenuta alla massima serie.
Tra questi c’è Roberto Inglese, attaccante classe 1991, che in maglia gialloblù, l’anno prima, in 25 presenze e con 9 reti contribuisce alla salvezza della squadra emiliana.
Sono proprio questi i numeri che convincono la società a investire sul bomber, fiducia riposta anche nell’ammontare dell’ingaggio che per il club parmense non è stata sicuramente indifferente (si parla di 18 milioni di riscatto più 2 di bonus).
“Bobby English”, soprannome dato dai tifosi, vola a Parma e cerca di ripagare la stima ottenuta.
Dopo otto giornate però, durante il match Parma-Genoa, Inglese in un contrasto con un avversario subisce una distorsione alla caviglia, il quale doveva tenerlo ai box solo per due settimane trasformatesi poi, tra riabilitazioni e risentimenti, in ben due mesi.
Arriva gennaio, prima partita dopo la sosta, e tutti attendono il suo ritorno, che arriva proprio contro l’Atalanta, per soli 45’ minuti. Ma evidentemente il destino non aveva finito con Roberto che due partite dopo, per precisione con la Juventus, si ritrova a dover lasciare di nuovo il campo. A questo giro, le cose si fanno più complicate e si ritrova ad affrontare un intervento chirurgico al flessore della coscia destra.
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Così alla corte di mister D’Aversa viene lanciata una vera e propria “emergenza attacco” poiché l’infortunio del numero 9 crociato ha ridisegnato i piani (che prevedevano acquisti solo in caso di offerte convenienti, e soprattutto senza fretta), con il direttore Faggiano alla ricerca di un vice Cornelius, in grado di non far rimpiangere l’assenza del bomber di Lucera.
È un paio di settimane che, di conseguenza, al club gialloblù vengono accostate varie trattative.
Primo su tutti, il summit in casa Inter per richiedere il talentino classe 2002, Sebastiano Esposito, che però i nerazzurri blindano in quanto necessario a mister Conte.
Sempre nelle stessa sede, si parlò anche di Andrea Pinamonti, attaccante in prestito dai milanesi al Genoa, ma complicato da portare a casa.
Altri nomi sono quelli di: Alessandro Matri, accostato al Parma dai tempi della Serie C; e Alberto Paloschi, in forza alla Spal, che dal 2008 al 2011 in maglia crociata aveva già fatto bene.
Smentiti dalla dirigenza invece Fernando Llorente e Moise Kean.
Ultima, ma non meno importante, la fumata nera dell’ipotesi Gianluca Caprari poichè il giocatore con la Sampdoria sta trovando continuità e in ogni caso farebbe fatica a fare la prima punta; e inoltre, anche a causa dell’importante cifra richiesta dalla società blucerchiata che in questo momento non è alla portata dei crociati.
Dunque, a una settimana dalla chiusura della sessione di mercato invernale, tutti si domandano chi sarà il vice Cornelius. Intanto auguriamo una buona e pronta guarigione al bomber Roberto Inglese, che sicuramente affronterà quest’ennesimo infortunio nel migliore dei modi e tornerà più forte di prima.
Giorgia Macchia