Fiorentina-Dinamo Kiev, gol e sofferenza, ma è semifinale

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Missione compiuta, la Fiorentina vola in semifinale di Europa League dopo 7 anni. Il 2-0 alla Dinamo Kiev porta la firma di Mario Gomez e Vargas, che segna in pieno recupero. Una Fiorentina sprecona sottoporta, che si accontenta del tocco di Mario Gomez  sul tiro-cross di Joaquine e del gol a tempo scaduto di Vargas per superare per 2-0 la Dinamo Kiev.

Una vittoria meritata ma sofferta, a cominciare dall’allenatore viola, che in un tweet, esorta i tifosi a sostenere la squadra:

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I tifosi viola non sono da meno e si scatenano a commentare i loro beniamini, a volte anche con una vena ironica contro gli avversari, poco presenti fino a quel momento:

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La Fiorentina è padrona del campo, ma la gara è stata condizionata anche dall’espulsione per doppio giallo dell’olandese Lens, sanzionato la seconda volta per un dubbio contatto nell’area viola con Gonzalo Rodriguez. Premium Calcio posta la foto del direttore di gara mentre estrae il cartellino rosso:

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Rifacendosi ad un noto spot pubblicitario, dopo l’espulsione, un tifoso si rivolge a Montella con una domanda provocatoria:

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Gli uomini di Montella soffrono e sbagliano molto in fase offensiva, ma il loro coraggio viene premiato al 43′ con il gol di vantaggio di Gomez, che fa tirare un sospiro di sollievo. Il giocatore riceve un passaggio invitante da Joaquin e non ha problemi a mettere in rete infilando alle spalle la difesa ucraina.

La gioia e enorme ed ecco che sul web si scatena la festa:

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Nella ripresa, squadre di nuovo in campo e Fiorentina ancora in avanti alla ricerca del raddoppio, tenendo le redini del gioco e soffrendo l’iniziativa e le ripartenze della Dinamo Kiev, alla ricerca del pareggio.

I minuti scorrono con molti errori sottoporta e in fase offensiva, ma finalmente Vargas segna il gol che chiude i conti al 94′incrocia di sinistro e mette in rete.  L’esultanza dei tifosi è incontenibile:

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Cancellate le ansie inziali, le paure e gli errori, adesso rimane solo la festa, per un traguardo storico. E ora si torna alla realtà, al lavoro, con la testa già in semifinale.

Barbara Roviello Ghiringhelli