Filippo Inzaghi e Nicolò Fagioli: Piacenza, passato e presente

Dai fratelli Inzaghi, passando per Paratici arrivando a Fagioli: Piacenza e i suoi talenti del mondo del pallone

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Filippo Inzaghi è stato il giocatore più rappresentativo originario di Piacenza: una piccola città di una terra di mezzo vicina per confini a Piemonte, Lombardia e Liguria. Il leggendario Piacenza calcio ora in Lega pro – Serie C, in passato  ha dato molti calciatori alla Serie A e alla Nazionale, ma la tradizione continua..

Piacenza… va visitata. Una città di provincia piccola ricca di storia e tradizioni, con basi industriali solide, anche se meno appariscente della più celebrata Parma, sorprende per la ricchezza storico culturale.

Piacenza vanta essere la prima capitale del Ducato.

Questa città di impianto romano ha dato i natali a Filippo  Inzaghi, Campione del mondo e Vice Campione d’Europa, attualmente allenatore della Reggina e a suo fratello Simone oggi allenatore dell’Inter.

I fratelli Inzaghi sono tra i più rappresentativi giocatori di calcio piacentini.

Piacenza ha raccolto in tutti gli sport come il ciclismo, Rugby, la pallavolo e l‘atletica leggera, parecchie soddisfazioni. Ma il Piacenza calcio resta il fiore all’occhiello di questa città.

Immaginiamo una notte d’estate del 1919 e un gruppo di giovani appassionati, di talento  e ricchi  di sogni che si incontravano a tirare quattro calci ad un pallone.

Erano tempi in cui bastava  l’entusiasmo,  il resto arrivava da se: una squadra di calcio e come Presidente un futuro geometra, il diciottenne Giovanni Dosi: punto di riferimento  in campo e Presidente fuori: nasceva il Piacenza calcio 1919

Un percorso quello della squadra emiliana  a corrente alternata che ha conosciuto decenni di gloria ma altrettanti di oblio. E da questo piccolo club dal cuore “bianco e rosso” sono usciti giocatori e manager dalla carriera prestigiosa.

I grandi nomi del “Piacenza Calcio”

Il Piacenza calcio è stato un portafortuna per alcuni giocatori dalla carriera rilevante. I fratelli Inzaghi ne sono un esempio: Filippo  detto Superpippo, un percorso  da calciatore espresso ai massimi livelli in Serie A alla Juventus e al Milan. E’  stato Campione del mondo 2006 e Vice-Campione d’Europa nel 2000. L’ex attaccante rossonero è attualmente allenatore della Reggina.

Simone Inzaghi, una vita in biancoceleste da giocatore e successivamente da allenatore, fino alla grande occasione: allenare l’Inter. Una svolta significativa per l’ex laziale. Oggi Simone Inzaghi è annoverato tra i migliori allenatori della Serie A.

Eusebio di Francesco è un predestinato. I genitori lo chiamano Eusebio in onore del giocatore Portoghese. Il Piacenza calcio lo acquista dalla Lucchese in Serie B, si ferma in biancorosso per due stagioni segnando 5 reti in 67 partite. Nel 1997-98  il centrocampista passerà alla Roma dove la sua carriera arriverà all’apice nella conquista del Campionato 2000-01. Nel 2008 Di Francesco diventerà allenatore.

Flavio Roma cresciuto nel vivaio della Lazio,  portiere del Monaco, si è fermato al Piacenza dal 1999 al 2001. E’ attualmente allenatore di calcio.

Anche Alberto Gilardino è passato nel Piacenza, esordendo in biancorosso nel 1999 da attaccante. Proseguirà la sua carriera nel Milan e nel Genoa. Giardino ha conquistato una coppa Uefa Champions League, una Super Coppa Uefa e una Coppa del Mondo, e oggi ha intrapreso la carriera di allenatore.

Fabio Paratici, originario di Borgonovo Val Tidone, arriva al Piacenza calcio nel 1986, diventando il Capitano della Primavera e giocando insieme a Filippo Inzaghi. La carriera di Paratici si esprime per lo più nelle serie minori e termina a 32 anni. Dopo di che l’ex esterno destro intraprenderà la professione di dirigente alla Sampdoria assumendo il ruolo di capo degli osservatori. Il Borgonovese salirà di grado rapidamente diventando Direttore Sportivo sotto Giuseppe Marotta, il quale lo porterà alla Juventus.

Ed è proprio al club bianconero che il dirigente seguirà alcune operazioni che faranno la fortuna della Società  come l’acquisto del difensore Andrea Barzagli, gli attaccanti argentini Tevez e Dybala, il centrocampista cileno Arturo Vidal e sarà protagonista del trasferimento più oneroso della Serie A: quello di Cristiano Ronaldo alla Juventus.

Fabio Paratici ha terminato l’esperienza in bianconero e attualmente è direttore generale del club inglese Tottenham.

E poi c’è Nicolò Fagioli…

Piacenza non interrompe la sua vocazione nel dare natali a futuri Campioni: Nicolò Fagioli classe 2001 è tra i più promettenti giovani talenti del campionato italiano.

Il giovane piacentino  ha colpito gli osservatori della Juventus in due occasioni: ancora bambino, da avversario con una doppietta quando militava ancora al Piacenza e con un gol con la maglia della Cremonese.

Tra Fagioli e i bianconeri è stato amore a prima vista.

Nato in una famiglia già “Juventina” Nicolò Fagioli si ispira ad Andrea Pirlo. Tecnico che lo ha allenato. Nicolò rappresenta il futuro del centrocampo della Juventus.

Massimiliano Allegri durante una conferenza stampa cita il talento piacentino:

” Abbiamo un ragazzo che si chiama Fagioli, che è un 2001. Vederlo giocare a calcio è un piacere. E’un ragazzo che conosce il calcio e i tempi di gioco, sa come e quando smarcarsi, come e quando passare la palla. E’ bello vederlo giocare. Ragazzi così non vengono fuori tutti gli anni…”

Dalle parole del tecnico della Juventus si evince la qualità del giocatore e del suo potenziale. Rapidamente si aggrega in prima squadra e cresce con grandi Campioni come Cristiano Ronaldo e Paulo Dybala.

Nicolò Fagioli rappresenta altresì una risorsa preziosa per la Nazionale. 

Dopo varie vicissitudini e sventure finanziarie il club biancorosso milita in Serie C sotto la guida di Roberto Pighi, imprenditore e Presidente della Società che si dichiara orgogliosamente piacentino.

Il numero 1 bianco e rosso ha aperto un dialogo con l’amministrazione locale per allargare la Società ad investitori stranieri aderendo a nuovi progetti di cui forse un  nuovo Stadio. Il Piacenza calcio perciò va avanti e intende fare le cose in grande.

 

Cinzia Fresia