Da una lato gli USA (già 3 Coppe del Mondo in bacheca), dall’altra le Campionesse in carica d’Europa, l’Olanda. Due continenti a confronto nella finale del Mondiale femminile 2019; due storie diverse ma la stessa voglia di vincere.
Le statunitensi sono campionesse del mondo in carica, le olandesi d’Europa e per la prima volta raggiungono la finale di un campionato del mondo.
Se negli States il calcio femminile è una realtà consolidata e accettata, nei Paesi Bassi lo è diventata negli ultimi anni.
USA-Olanda, chiamiamola anche rivincita delle donne
Sotto numerosi punti di vista questo Mondiale francese sarà ricordato per aver svelato all’intero globo l’esistenza di un’altra metà del calcio.
Esistono, resistono e sono talentuose, preparate e competenti le donne del calcio.
E’ ormai una realtà sotto gli occhi di tutti e che non si può più ignorare.
Lo testimonia lo spettacolo espresso, le storie di ogni Selezione e di ogni singola atleta.
Ma c’è anche un altro aspetto che ci piace sottolineare e che evidenzia come il calcio non abbia sesso.
Anche in questa edizione del Mondiale si è registrata una predominanza di allenatori uomini.
Elenco partecipanti e rispettivi ct:
FRANCIA – Corinne Diacre
COREA DEL SUD – Yoon Deok-yeo
NORVEGIA – Martin Sjögren
NIGERIA – Thomas Dennerby
GERMANIA – Martina Voss-Tecklenburg
CINA – Jia Xiuquan
ITALIA – Milena Bertolini
SPAGNA – Jorge Vilda
SUD ADRICA – Desiree Ellis
AUSTRALIA – Ante Milicic
BRASILE – Vadão
JAMAICA – Hue Menzies
INGHILTERRA – Phil Neville
ARGENTINA – Carlos Borrello
SCOZIA – Shelley Kerr
OLANDA – Sarina Wiegman
CAMERUN – Alain Djeumfa
NUOVA ZELANDA – Tom Sermanni
USA – Jillian Ellis
SVEZIA – Peter Gerhardsson
CILE – José Letelier
THAILANDIA – Nuengruethai Sathongwien
CANADA – Kenneth Heiner-Møller
GIAPPONE – Asako Takakura
Solo nove Nazionali su ventiquattro, di quelle che hanno preso parte alla spedizione francese, hanno deciso di affidare la guida della squadra a ct donna.
E, in finale, alla fine, di allenatori (maschi per intenderci) neanche l’ombra: in finale arrivano Jillian Ellis che guida le statunitensi e Sarina Wiegman per le Oranje.
È la seconda volta nella storia delle finali mondiali che sulle rispettive panchine siederanno due allenatrici donne.
Si tratta di due ex calciatrici che hanno dedicato la vita a questo sport senza mai abbandonarlo. Con tanta gavetta alla fine stanno dimostrando che anche una donna può essere vincente.
«Non ho mai pensato che sarei finita ad allenare», ha dichiarato Ellis, 52 anni. «Non era nei miei piani. C’era solo la passione, l’ho seguita per trovare quello che amavo, e quando lo trovi ti dedichi a quello».
Jillian e Sarina entrambe vicine a una storica doppietta
La coach USA, che vanta un record di 13 partite consecutive vinte nelle gare della Coppa del Mondo, potrebbe conquistare la sua seconda Coppa del Mondo, dopo quella conquistata nel 2015 (che le valse anche il titolo di FIFA World Coach of the Year).
Wiegman, invece, dopo aver portato -in appena 30 mesi- l’Olanda per la prima volta nella storia sul tetto d’Europa nel 2017, ora potrebbe salire sul tetto del Mondo (le olandesi non erano riuscite a qualificarsi per i mondiali solo una volta).
Non poteva esserci epilogo migliore a questo Mondiale in cui, comunque vada, hanno vinto le donne!.
Caterina Autiero