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FIFA WWC – Manuela Nicolosi, un pezzo d’Italia in finale

A Lione, nella finale del Mondiale femminile tra USA e Olanda c'era anche un pezzo d'Italia

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immagine: district-foot95.fff.fr

Allo stadio Parc Olympique Lyonnais è andata in scena la Finale FIFA Women’s World Cup. Alla fine hanno trionfato ancora gli USA che, battendo l’Olanda 2-0, vincono la quarta Coppa del Mondo, la seconda consecutiva, dopo il trionfo di quattro anni fa in Canada.

Protagonista della grande finale anche l’Italia, rappresentata da Manuela Nicolosi.

La 38enne romana, dopo essere stata assistente arbitrale in quattro sfide del torneo, oltre a una gra al VAR con la coppia Valeri-Irrati, nella finale è stata la prima assistente dell’arbitro francese Stéphanie Frappart.

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La chiamano la “franco-italiana” perchè dall’età di ventitrè anni vive in Francia.
Manuela è passata così dalla realtà dei piccoli campi laziali ai grandi stadi francesi.

“Ho sempre avuto la passione per il calcio e avrei sempre voluto giocare. La mia famiglia non era d’accordo e nel 1995 hanno aperto il corso di arbitri, per donne. Mio cugino, arbitro, mi chiese se volessi provare questa via. Ho cominciato nel ‘96 e sono diventata arbitro, mia grande passione”.

In Italia ha fatto tutto il percorso delle giovanili, attraverso la sezione A.I.A. Roma1 arrivando in Eccellenza.
Poi, per motivi personali, Manuela ha fatto le valigie ed è volata a Parigi.
Non ha mai mollato il calcio e così la sua carriera continua anche oltralpe, sempre in Eccellenza (che in Francia si chiama Division d’honneur).

“I campi di Eccellenza in Francia non hanno recinti, è tutto aperto e la prima volta sono rimasta abbastanza sconvolta. Non ti contestano nemmeno per i fischi … Hai una pressione psicologica diversa, parlando di campi regionali.”

Nel 2010 diventa assistente  e in poco tempo arriva, così, in Liga1 e diventa internazionale.

Una scalata fatta di tenacia, adattamento, tanta passione e allenamento, dopo essere stata designata anche per la finale Under 20 femminile, oggi vanta un traguardo che nel mondo arbitrale italiano vantano pochi.

 

 

 

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