Da questo pre – campionato, Federico Bernardeschi sta vivendo una vera e propria parabola discendente ormai conclamata.
Il carrarese, stimato e molto considerato da entrambi gli ultimi due allenatori attivi alla Juventus nonché dalla società, non sta attraversando un buon periodo: ne sono la prova gli errori commessi contro il Lecce, compresi i mancati gol a porta vuota.
Federico non si lamenta mai delle critiche e va avanti, ma non si comprende cosa lo faccia sentire a disagio. Lui dotato di gran fisico e di un buon dribbling, un entusiasta di natura, soprattutto dopo l’arrivo di Cristiano Ronaldo, il suo idolo: le carte in regola per fare bene ci sono tutte.
Probabilmente non basta, poiché urge trovare un ruolo a lui confacente. Nonostante sia stato impiegato in svariate funzioni, Bernardeschi non sembra trovarsi bene in nessun ruolo in campo.
Nelle giovanili della Fiorentina – in cui il giovane Federico ha militato – esordisce come mezz’ala, ruolo che si porterà al debutto in serie A fino ad evolversi in un numero 10 diventando anche il rigorista della medesima squadra.
Paolo Sousa, invece, ha l’idea di trasformare il giocatore in attaccante: in quel momento, che Federico si fa notare e approda così alla Juve.
Ovviamente la qualità della rosa juventina, di gran lunga superiore, lo porta a alternarsi con colleghi come Paulo Dybala e Douglas Costa: tuttavia Allegri ha continuato a sfruttarlo come mezza punta, in alternativa a Costa, mettendolo a destra perché potesse calciare con il piede sinistro.
Risultava così adeguato per il 4-3-3 di Allegri.
L’intenzione di Sarri al momento è quella di impiegarlo come trequartista, ruolo in cui non si sta trovando affatto bene.
Uno, nessuno e centomila i ruoli in cui Federico Bernardeschi non riesce ad approfondire e a valorizzarsi, diventando da pedina a ostacolo.
Malgrado questo le parole di Sarri sono state ancora una volta di benevolenza nei suoi confronti e probabilmente avrà ancora spazio stasera contro il Genoa.
Inoltre va detto che la Juventus, nell’ipotesi – remota – di una cessione, ci perderebbe economicamente a causa del logico deprezzamento.
Insomma un’ incognita, per il giocatore e la società: vedremo perciò come Maurizio Sarri risolverà il Bernardeschi gate e soprattutto come riuscirà a renderlo trequartista nei prossimi intensi impegni da ora a tre settimane.
Cinzia Fresia