La Serie A riapre i giochi. Un colpo di scena al 94’ al Dall’Ara ha rimescolato le carte in vetta: l’Inter inciampa contro il Bologna e il Napoli, vittorioso a Monza, ne approfitta per completare l’aggancio. Ora le due squadre sono appaiate a quota 71 punti, a cinque giornate dal termine. Il sogno tricolore resta apertissimo, e sullo sfondo prende forma uno scenario che ha il sapore della leggenda: lo spareggio scudetto.
Ancora “fatal Bologna”
Era stato segnato in rosso già da mesi sul calendario di Simone Inzaghi: la trasferta a Bologna, storicamente ostica, si è trasformata ancora una volta in un incubo. Come nel 2022, quando una papera di Radu consegnò di fatto lo scudetto al Milan, anche stavolta è bastato un dettaglio, una leggerezza, per compromettere tutto: una rimessa laterale all’apparenza innocua, trasformata in capolavoro da Riccardo Orsolini.
Rovesciata al 94’, gol da copertina e Dall’Ara in delirio. L’Inter è crollata psicologicamente, provata anche dalla fatica post-Champions contro il Bayern Monaco. Il Napoli, invece, aveva risposto con cinismo e concretezza, piegando il Monza con il minimo sforzo e massima resa: è il segnale che Antonio Conte attendeva.
Il duello tra Inter e Napoli non è solo una sfida tecnica: è il confronto tra due approcci. L’Inter di Inzaghi è una macchina rodata, esperta, abituata a competere su tre fronti ma costretta ora a rincorrere anche le energie. I nerazzurri, impegnati in Coppa Italia nella semifinale di ritorno col Milan e in Champions League nel doppio scontro col Barcellona, dovranno fare i conti con rotazioni forzate e una pressione crescente.
Il Napoli, libero da impegni europei, può invece concentrare tutte le forze sul campionato, con un Conte che sa bene come si vince quando il traguardo si avvicina. Guardando alle prossime cinque giornate, entrambe le contendenti disputeranno tre gare in casa e due in trasferta: l’Inter affronterà Roma, Verona e Lazio a San Siro, con le insidiose trasferte di Torino e Como; il Napoli riceverà Torino, Genoa e Cagliari, mentre sarà ospite di Lecce e Parma. Un calendario equilibrato, ma il vantaggio potrebbe essere psicologico: i partenopei, con meno distrazioni, potrebbero gestire meglio la pressione settimanale.
E se fosse spareggio scudetto?
Se Inter e Napoli dovessero chiudere la stagione a pari punti, lo scudetto si deciderebbe in una gara secca e senza supplementari dove in caso di parità al 90’, si andrebbe direttamente ai rigori. Attualmente la sede più probabile ad ospitare l’evento sembrerebbe San Siro in quanto la squadra di Inzaghi ha il vantaggio della differenza reti (+40 in confronto a quella del Napoli che attualmente è di +27).
Con gli scontri diretti in totale equilibrio (1-1 sia all’andata che al ritorno), sarebbe proprio la differenza reti a decretare la sede dello scontro, dando quindi un leggero vantaggio ai nerazzurri, anche se parrebbe ancora aperto il tema sulla gestione dei biglietti dei tifosi ospiti, con la possibilità di suddividere la vendita a metà tra le due squadre. Se non si riuscisse a stabilire una squadra ospitante, si giocherebbe in campo neutro con l’ipotesi più probabile lo Stadio Olimpico di Roma, già designato per la finale di Coppa Italia, e storica sede dello spareggio del 1964, l’unico nella storia della Serie A, guarda caso proprio tra Inter e Bologna.
Con i giochi nuovamente aperti, la Serie A si prepara a un finale da brividi. Cinque giornate per scrivere la storia, con un Napoli pronto a tornare sul tetto d’Italia dopo due anni da quel famoso 4 maggio 2023 e un’Inter che vuole riscattare la beffa bolognese puntando tutto su carattere, esperienza e orgoglio. Il calcio italiano non assisteva a un duello così serrato da anni e il conto alla rovescia è partito: chi vincerà lo scudetto?
Martina Giuliano
*immagine in evidenza presa dai profili ufficiai del club