Fabio Quagliarella scrive ai tifosi: “Napoli è la mia città, ma… “

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Nel posticipo della 18a giornata di serie A tra Napoli e Torino, uno dei protagonisti assoluti è stato l’attaccante del Torino Fabio Quagliarella. A far parlare è la mancata esultanza dopo il gol realizzato su rigore al 32′, gol che è valso, seppur per pochi minuti, il pareggio granata.

Il giocatore, napoletano di Castellammare di Stabia e da sempre tifoso azzurro, nonché ex giocatore del Napoli, ormai da anni non sembra avere più feeling con quella che anni fa era la sua tifoseria. I tifosi, infatti, non gli hanno mai perdonato l’approdo in bianconero dopo solo un anno con la casacca del Napoli, tanto desiderata, ma presto dimenticata.

Il gesto, seppur di rispetto nei confronti dei tifosi presenti al San Paolo, non è stato lo stesso gradito, tanto da essere sommerso da una marea di fischi. Ed ecco che è arrivata perentoria la risposta di Quagliarella che sul suo profilo Facebook ha deciso di scrivere una lettera ai tifosi:

“Napoli è la mia città. Non solo per colpa mia i rapporti con la tifoseria azzurra si sono deteriorati e questa ostilità la percepisco ogni volta che ritorno a casa.
E’ frutto di malintesi, di incomprensioni che un giorno verranno a galla, ma oggi il tema non è questo.
Di fronte a un pubblico che per l’ennesima volta offendeva me e la mia famiglia, dopo un gol che attendevo da tempo mercoledì sera l’adrenalina mi ha portato a compiere un
gesto che evidentemente non è stato chiaro. Io non ho chiesto scusa ai tifosi del Napoli per aver segnato il rigore: assolutamente no, ci mancherebbe! In quel frangente volevo soltanto dire: basta ostilità, finiamola una volta per tutte, sono un professionista e in quanto tale faccio il mio dovere, ma contro di voi non ho nulla.
Se ho trasmesso altre sensazioni, non solo me ne dispiaccio, ma questa volta sì che chiedo scusa.

Chiedo scusa ai tifosi del Toro, perché io sono orgoglioso di indossare questa maglia e sarò eternamente grato al Torino perché dall’età di 14 anni mi ha fatto crescere sia come uomo, sia come calciatore.
L’occasione è preziosa per chiarire un’altra questione importante. Tutti sanno che da qualche anno io non festeggio più i gol realizzati contro le mie ex squadre: non sono l’unico, basta vedere Gilardino o Ilicic ieri, ma voglio parlare solo di me perché non è sempre stato così.
Giustamente i tifosi del Toro ricordano un precedente diverso, datato ottobre 2008, quando invece festeggiai con la maglia dell’Udinese la doppietta realizzata contro il Toro.
E sbagliai: fu proprio quello il momento in cui realizzai che gioire per un gol segnato a una Società che ti ha dato molto, nei confronti di una tifoseria che ti ha voluto tanto bene, fa due volte male. Non so quale sia la cosa giusta: da molti anni non festeggio i gol alle mie ex ma ovviamente sono contentissimo di farli.

Quel che ora mi preme è di far capire a tutti il mio stato d’animo: gioco nel Toro, che da sempre considero la mia seconda casa, ed è con questa maglia che voglio ritagliarmi uno spazio importante.
Chi mi conosce sa quanto sia restio a mettere in piazza le mie emozioni, ma se ho trasmesso un’opinione così sbagliata di me allora è giunto il momento di farlo. Un uomo, quando sbaglia, non deve mai avere paura di chiedere scusa: a maggior ragione se è in buona fede.
Chi vuole bene al Toro sa che questo è per noi un momento importantissimo: abbiamo perso per strada qualche punto, vogliamo e dobbiamo andarcelo a riprendere. Se restiamo uniti magari non sarà più facile, ma certamente sarà meno difficile. Il mio impegno non mancherà mai: le parole non contano, sarà il campo a dimostrarlo.
Un abbraccio a tutti, Sempre Forza Toro”.

Martina Giuliano

*Foto di TGcom