Quando si guardano le partite di calcio e un collaboratore dell’arbitro non segnala un fallo, un fuorigioco ecc… gli spettatori imprecano contro lo stesso chiedendogli se per caso sia cieco.
In alcuni casi il collaboratore arbitrale è proprio cieco, ma solo per l’Inps (Istituto Nazionale della previdenza Sociale), come nel caso di un 58enne originario di Padova ma residente a Terni, Mirko Greggio, che risultava invalido al 100% e per questo percepiva l’assegno da parte dell’istituto di previdenza. Tuttavia, nei fine settimana, si dedicava al calcio dilettantistico come guardalinee, correndo da una parte all’altra del campo senza nessun problema e alzando la bandierina all’occorrenza, per segnalare eventuali irregolarità di gioco.
Secondo le forze dell’ordine:
“L’uomo è stato visto segnalare correttamente la fuoriuscita del pallone dalla linea laterale del campo alzando la bandierina e seguire l’azione dei calciatori muovendosi lungo la linea laterale del campo ed alla fine dei tempi regolamentari, invertiva la sua posizione in campo spostandosi nella parte longitudinale opposta a quella precedentemente tenuta, il tutto senza l’ausilio di accompagnatori o strumenti tecnici. Oltre a tutto questo, l’uomo faceva la spesa e leggeva, attività proprie di una persona pienamente vedente e non afflitta, come risultava dalle sue certificazioni, da un deficit visivo del cento per cento”.
Dal 2008 l’uomo ha percepito 126mila euro, che si traducevano in 1300 euro netti al mese, una vera truffa ai danni dei veri invalidi.
La farsa però è terminata perché i Carabinieri lo hanno arrestato dopo aver concluso le indagini partite lo scorso febbraio, che hanno coinvolto anche la compagna del 58enne, che, secondo gli inquirenti, era al corrente delle malefatte del compagno.
Barbara Roviello Ghiringhelli