Alla vigilia del primo giovedì di Europa League, la sfida che attendeva il Sassuolo era stata considerata la più ostica e invece, i neroverdi sono stati gli unici tra le quattro italiane in competizione a collezionare i tre punti.
Tre sono stati i gol rifilati al Bilbao, con Lirola, Defrel e Politano che in assenza di Berardi, hanno permesso alla formazione di Di Francesco di infliggere una sonora sconfitta agli spagnoli e rendere così questo esordio europeo degno della propria squadra. Accantonata la sconfitta subita a Torino in campionato, la formazione emiliana ha messo in campo tutti gli elementi che l’hanno resa una realtà del calcio italiano anche fuori dai confini nazionali. Gioco, organizzazione, grinta e nessuna paura dell’avversario, questo è il Sassuolo ed oramai sembra anche troppo riduttivo parlare di favola.
Nessuna magia e tanto turnover invece per la Roma impegnata sul campo del Vikoria Plzen. I giallorossi hanno impiegato solo quattro minuti per passare in vantaggio ma ne hanno impiegati altrettanto pochi (7′) per farsi rimontare. Un errore difensivo, nello specifico di Juan Jesus, e i fantasmi del passato nascosti dietro l’angolo, sono tornati a farsi vedere. Problema mentale e solito “piedino corto” come afferma mister Spalletti? Forse sì. I capitolini, però, hanno provato a trovare la vittoria nella seconda frazione di gioco, rendendosi pericolosi in attacco, anche grazie all’ingresso di Dzeko, dal primo minuto della ripresa, e di Florenzi e Totti a venti minuti dal termine della gara. La Roma dovrà ripartire da questi ultimi 45′ (così come da quelli giocati domenica contro la Sampdoria); per il momento, la Roma porta un solo punto a casa e si proietta verso il big match di domenica contro la Fiorentina.
Un punto anche per i Viola, in trasferta a Salonicco senza riuscire a superare l’ estremo difensore Glykos. Ilicic, Babacar e Kalinic non hanno bucato la rete del Paok ma, allo stesso tempo, i greci non sono riusciti a sbloccare i risultato e così la sfida è terminata a reti inviolate.
Diverso, invece, l’epilogo della partita a San Siro, dove l‘Inter ha visto trasformarsi quella che poteva essere considerata sulla carta una “passeggiata” in una serata da dimenticare. Ampio turnover quello adottato dal tecnico nerazzurro che, però, non ha portato frutti. Dopo esser andati sotto al 9’ del secondo tempo, la squadra di de Boer non è stata in grado di reagire e ha subito la rete del 2-0 sancendo il ko. L’Inter si affaccia così all’Europa portandosi dietro una tempesta di critiche.
Chiara Vernini