Europa League: Fiorentina e Napoli fra le grandi. Inter e Roma, ormai è profondo rosso. Toro fuori a testa alta

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Si sono concluse da poco le partite valevoli per la qualificazione ai quarti i finale di Europa League. Dopo la disfatta in campionato, la Roma crolla anche in Europa contro una grande Fiorentina che rifila ai giallorossi tre gol in soli 21 minuti. Rodriguez, Marcos Alonso e Basanta sono i protagonisti del successo viola. Comincia Gonzalo Rodriguez al 6′, con un calcio di rigore trasformato. Gli uomini di Garcia reagiscono e sfiorano il pari con Pjanic e Torosidis, ma è un fuoco di paglia. Al 18′, Skorupski, nel tentativo di evitare un corner, regala il pallone a Marcos Alonso che a porta vuota segna il 2-0. Tre minuti dopo, Basanta raccoglie un corner e colpisce di testa mandando il pallone in rete. L’uscita dalla competizione scatena l’ira dei tifosi, che hanno contestato squadra e società allo stadio e sui social network. Finisce con una sconfitta l’avventura in Europa League anche per l’Inter. La formazione di Mancini, dopo il 3-1 incassato all’andata, perde con il Wolfsburg anche in casa, stavolta per 2-1. Palacio firma il gol della bandiera nerazzurra. Esce dal torneo anche il Torino che invece si è imposto per 1-0 sullo Zenit, ma la vittoria non basta per superare i russi che all’andata avevano vinto 2-0. Serata indimenticabile invece per il Napoli, che passa il turno e vola ai quarti. All’Arena Chimki finisce 0-0 contro la Dinamo Mosca, risultato che permette ai partenopei di accedere ai quarti di finale grazie al 3-1 dell’andata. Benitez sceglie un Napoli molto offensivo con Callejon, Gabbiadini e Mertens dietro a Higuain. Ottimo primo tempo degli azzurri, bravi a costruire tante occasioni da gol, un po’ meno a concretizzarle. Nella ripresa la squadra di Benitez rallenta il ritmo riuscendo comunque a controllare la denole reazione dei russi. E’ una qualificazione storica per il Napoli che non raggiungeva i quarti di finale di una competizione UEFA dalla vittoria in Coppa UEFA nella stagione 1988-1989.  De Laurentiis  ora potrà tornare a dormire tranquillo.

Barbara Roviello Ghiringhelli

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