Il gol al 98’ di Mattia Zaccagni contro la Croazia ha regalato l’aritmetico passaggio del turno come seconda del girone all’Italia che sabato 29 giugno sfiderà la Svizzera a Berlino, in quell’Olympiastadion tanto caro a noi tifosi azzurri.

 

Nonostante i precedenti siano a favore dell’Italia, il rischio di sottovalutare i rivali svizzeri è dietro l’angolo e gli ultimi due scontri con loro nella fase a gironi di qualificazione al Mondiale in Qatar ce li ricordiamo benissimo, con i due pareggi (e i rigori falliti da Jorginho) che ci hanno condannato allo spareggio con la Macedonia del Nord. Il resto, purtroppo, è storia.

I precedenti tra le due squadre parlano di 61 scontri in totale, con 29 successi azzurri, 24 pareggi e solo 8 vittorie per la Svizzera. I ricordi recenti più dolci, invece, risalgono proprio agli ultimi Europei, dove l’allora squadra allenata da Roberto Mancini riuscì a battere la Svizzera di Petkovic nella fase a gironi, con un sonoro 3-0 deciso dalla doppietta di Locatelli e rete di Immobile.

Per trovare la vittoria più attuale della Svizzera dobbiamo tornare indietro di 31 anni, al 1993, precisamente alla gara di qualificazione ai Mondiali di USA ’94. L’Italia era allenata da Sacchi che poteva vantare una rosa composta da leggende azzurre quali Maldini, Baggio e Mancini. Non bastò però quella rosa per fermare gli Elvetici che si imposero per 1-0 con gol di Hottiger.

Ma vediamo nel dettaglio chi sono ora i nostri avversari. La stella più luminosa sicuramente è Shaqiri, vecchia conoscenza interista e tra i migliori calciatori europei della sua generazione. Tra le prodezze più famose del giocatore ricordiamo sicuramente il suo gol in rovesciata il 25 giugno 2016 contro la Polonia, agli Europei, annoverata tra le reti più belle della competizione e spesso paragonata a un’altra prodezza, quella di un certo Van Basten nel 1988.

Il blocco svizzero è poi composto da giocatori che il nostro campionato conosce molto bene. In porta a difendere i pali Yann Sommer, fresco Campione d’Italia con l’Inter e colonna portante degli Elvetici, insieme al capitano Xhaka, punto di riferimento per il centrocampo. Da sottolineare, inoltre, la forte presenza bolognese composta da Freuler, Aebischer e Ndoye che, dopo aver regalato al Bologna una storica qualificazione in Champions League, non smettono di sorprendere e meravigliare, offrendo prestazioni di altissimo livello anche in questa prima parte di europeo, con un totale di 6 tra goal e assist.

In panchina infine Luciano Spalletti se la vedrà con Murat Yakin, Ct della Svizzera dall’agosto 2021. Allenatore di origini turche, è riuscito a qualificare la squadra ai Mondiali in Qatar, portandola agli ottavi. Un traguardo già raggiunto in questi Europei e che vorrà migliorare proprio contro l’Italia.

Martina Giuliano

*foto in evidenza presa dagli account ufficiali della Nazionale Italiana