EURO 2020, Portogallo-Germania: sfida stellare, tra presente e transizione

Il Gruppo F di Euro 2020, il cosiddetto girone della morte, propone la sfida stellare tra il Portogallo e la Germania

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Portogallo-Germania
Fonte immagine: profili twitter uff nazionali

Il Gruppo F di Euro 2020, il cosiddetto girone della morte, propone per la seconda giornata la sfida stellare tra il Portogallo e la Germania.

I campioni in carica, guidati da Cristiano Ronaldo, contro la formazione tedesca, che ha già vinto questa competizione per ben 3 volte.

L’ultimo scontro, tra le due compagini, risale addirittura alla fase a gironi del Mondiale del 2014, in Brasile: il 16 giugno, a Salvador, la Germania sia impose con un netto 4 a 0 (tripletta di Thomas Muller e gol di Hummels), compiendo dunque il primo passo verso la conquista dell’ambito trofeo, da li a qualche settimana. Il Portogallo, dal canto suo, non riuscì neanche a passare il girone, superato dagli Stati Uniti per una migliore differenza reti.

Quello del 2014 è stato il 18esimo confronto ufficiale tra le due squadre, che ha visto, tra l’altro, la Germania vincere per la quarta volta consecutiva.

L’ultimo successo dei lusitani, infatti, risale addirittura alla terza giornata della fase a gironi di Euro 2000, in Belgio ed Olanda: a Rotterdarm, il 20 giugno, il Portogallo vinse per 3 a 0 (grazie alla tripletta di Sergio Conceicao) condannando la formazione tedesca all’ultimo posto nel girone.

Dal mondiale del 2014, ovviamente, molte cose sono cambiate.

I lusitani, come detto, sono i campioni uscenti della competizione, e annoverano tra le proprie fila un certo Cristiano Ronaldo, che è attualmente il calciatore con il maggior numero di presenze alla fase finale di un Europeo (22) e soprattutto, grazie alla doppietta rifilata all’Ungheria, è diventato il miglior marcatore della storia di questo torneo (11 gol), superando definitivamente Michel Platinì.

La Germania, invece, dopo la sconfitta contro la quotatissima Francia, ha la necessità di fare risultato contro il Portogallo, per tentare di centrare il passaggio del turno alla fase ad eliminazione diretta.

Una situazione certamente non facile, essendosi ritrovata nello stesso girone dei campioni europei e dei campioni del mondo in carica in una fase sostanzialmente di transizione (lo storico CT Joachim Loew, in carica dal 2006, è alla sua ultima apparizione sulla panchina tedesca e verrà sostituito, subito dopo l’Europeo, da Hansi Flick).

Ma la squadra, guidata da Gnabry (che vanta il primato di calciatore che ha raggiunto 10 gol nella nazionale tedesca nel più breve tempo possibile, cioè dopo appena 11 presenze) e soprattutto dal sempreverde Thomas Muller, faranno di tutto per confermare la celebre citazione di Gary Lineker nel 1990: “Il calcio è un gioco molto semplice: ci sono 22 persone che rincorrono un pallone e alla fine vince la Germania!”.

Lo Stadio di Monaco si prepara dunque ad ospitare quella che è, senza alcun dubbio, una delle sfide più attese di questo Europeo. E siamo certi che le attese non verranno assolutamente deluse.

 

Micaela Monterosso