Francia – Germania è il “classico dei classici” tra le sfide di questo campionato Europeo.
Anche se si tratta di una partita da girone, conserva e porta con sé tutto il fascino insito nella storia di queste due Nazionali, tra Europei e Mondiali.
Le due signore del Girone “di ferro” F, infatti, si sono scontrate per ben 31 volte, tra campionati ufficiali e amichevoli.
La Francia – Campione del Mondo in carica – vanta dalla sua due titoli Europei rispettivamente nel 1984 e nel 2000. Ricordiamo che è stata finalista nel 2016 e ha perso la finale contro il Portogallo, pertanto può fregiarsi anche del titolo di vicecampione d”Europa.
La Germania invece annovera tre titoli, conquistati nel 1972, nel 1980 e nel 1996. I tedeschi si sono classificati terzi sia nel 2012, sia nel 2016.
Come arriva la Francia?
Inutile dire che la squadra transalpina è considerata la favorita numero uno per la vittoria finale della Coppa Europea. Les Bleus, ancora detentori del titolo mondiale, vantano il quinto posto nel ranking UEFA e una rosa completa e solidissima.
Il loro cammino di qualificazione si è svolto in totale scioltezza, i francesi arrivano alle gare ufficiali con un bilancio di ben 16 risultati utili, 40 reti realizzate e appena 9 subìte.
Una vera e propria corazzata.
Tra difesa, centrocampo e attacco tanti i nomi già visti al Mondiale che hanno quindi portato a casa la medaglia d’oro: da Griezmann ( allora capocannoniere) a Mbappé, da Pavard a Pogba, passando per Kanté fresco vincitore di Champions e Varane.
José Mourinho ha voluto la sua sulla compagine transalpina, ma, da sveglio qual è, Didier Deschamps non ha perso l’occasione di replicare:
Come arriva la Germania?
La Germania (quarta nel ranking), come la Francia, ha superato con facilità il girone di qualificazione; tuttavia, i tedeschi hanno poi incassato un pesantissimo 6-0 dalla Spagna e una sorprendente sconfitta con la Macedonia.
Nella storia tedesca, questa Nazionale vive un momento particolare.
La squadra, infatti, è e sarà sicuramente condizionata dal fatto che si tratta dell’ultimo mandato del CT Joachim Loew, dopo un periodo di gestione di ben 15 anni.
Recentemente, José Mourinho l’ ha bocciata senza tanti giri di parole:
Mourinho non vede la Germania tra le favorite di Euro 2020, anzi… 🙄🇩🇪⛔ pic.twitter.com/Oofb8y3Qqw
— Goal Italia (@GoalItalia) June 6, 2021
Tra i convocati, spiccano i nomi di Kimmich, Kroos, Gündogan e Goretzka, accanto ai noi già ben noti Emre Can e Robin Gosens, e al clamoroso rientro di Hummels e Müller.
Il grande ritorno e la star indiscussa
Deschamps per questo Europeo, accanto agli altri già notevoli attaccanti, ha deciso di riavvalersi della presenza di Karim Benzema, protagonista nelle due ultime stagione al Real.
Il giocatore dei Blancos era mancato sia nell’edizione 2016, sia al Mondiale di Russia per la vicenda dell’estorsione ai danni di Valbuena: ritorna a 33 con una grandissima voglia di riscatto ma in punta di piedi, consapevole che oggi la stella si chiama Kylian Mbappé.
Occhi puntati sul giovane asso del PSG che nonostante i suoi 22 anni macina record su record. Dopo il riconoscimento come miglior giovane al Mondiale del 2018, la punta francese mira a sbancare anche in questo europeo per candidarsi seriamente al titolo di Pallone d’Oro.
Più pressioni e responsabilità insomma per Kylian, ieri promessa (mantenuta), oggi presente da confermare.
Le incognite della compagine tedesca
Dopo il brutto Campionato del Mondo di tre anni fa, la Germania è stata chiamata a una rifondazione. In questo lasso di tempo tuttavia Loew non sembra aver trovato ancora la nuova chiave, pertanto i tedeschi sono ancora un’incognita.
Il CT ha cambiato molto spesso formazione, ruotando formazioni e moduli che.oggi non consegnano una formazione tipo. A dimostrazione che il tecnico non ha ancora trovato la quadra verso il rinnovamento che ci si attendeva già compiuto.
Unica vera certezza la titolarità come estremo difensore di Neuer.
Sorprendentemente, ha convocato dopo 927 di assenza Hummels e Müller, che rientrano nella speranza di dare esperienza e stabilità a un gruppo che, evidentemente, fatica a trovare la sua nuova identità.
Rabiot VS Gosens
Della nostra Serie A troviamo ancora una volta, dopo la recente finale di Coppa Italia, Adrien Rabiot contro Robin Gosens.
Il centrocampista francese viene da una discreta stagione personale alla Juventus, malgrado le notevoli difficoltà affrontate in stagione dalla squadra bianconera che solo negli ultimi minuti del campionato ha agguantato la qualificazione in Champions League.
Il tedesco Gosens ( ricordiamo che Robin ha una doppia cittadinanza, tedesca e olandese), ha disputato un’ ottimo campionato all’Atalanta, confermandosi ancora una volta una punta di diamante nella squadra di Gasperini.
Undici le marcature al suo attivo in Serie A: il tedesco è stato il difensore più prolifico nei maggiori campionati europei.
Convocato per la prima volta lo scorso anno, per Robin Gosens questo Europeo, comunque vada, sarà veramente la realizzazione di un sogno.
Deschamps VS Loew
Didier Deschamps è oramai una garanzia sulla panchina della Nazionale transalpina.
Da giocatore ha collezionato la bellezza di 16 titoli, cui aggiunge ovviamente i 9 come allenatore, contando anche Monaco e Olympique de Marseille.
La vittoria del Campionato d’Europa chiuderebbe per lui un vecchio di successi incredibile prima di lasciare Les Bleus in mani altrui.
Pragmatico, concreto, il selezionatore francese ha dalla sua qualità e quantità per riuscire nel suo intento.
Joachim Loew rappresenta oramai la storia della Nazionale tedesca.
Da 15 lunghi anni guida la selezione germanica con piglio e esperienza, può vantare al suo attivo un Campionato del Mondo, conquistato nel 2014, e una Confederation Cup.
Il suo è un fisiologico ricambio generazionale per una squadra che ha bisogno di nuovi stimoli e di nuove linee guida, cosa che è già apparsa evidente nel Campionato del Mondo del 2018.
Probabilmente ciò che ha spinto lo storico allenatore a prolungare il mandato è proprio il desiderio di conquistare l’Europeo.
Una “vecchia conoscenza” e un nuovo astro
Tra le fila transalpine, nel reparto difensivo, ritroveremo, allora appena conosciuto e oggi più affermato, Benjamin Pavard.
Il difensore, attualmente in forza al Bayern Monaco, si mise in mostra al Mondiale per una strepitosa rete messa a segno contro l’Argentina, praticamente demolita dalla Francia:
Il francese, solitamente schierato dai club come centrale, viene utilizzato da Deschamps in Nazionale come esterno difensivo destro e questa è stata proprio un’intuizione del CT dei Bleus.
Tra la rosa della Germania occhi puntati invece su Kai Havertz, giovanissimo attaccante del Chelsea (22 anni compiuti 4 giorni fa) e fresco vincitore di Champions League, con una sua rete decisiva.
The moment 😅 #UCLFinal @hardmandesign pic.twitter.com/kW4s9Gf8UF
— Kai Havertz (@kaihavertz29) May 31, 2021
Da sempre si prla di lui come un predestinato al palcoscenico mondiale.
Kai sin da picolo è stato considerato una sorta di enfant prodige, e lo dimostra il suo trasferimento al Chelsea nel 2020 per ben 71 milioni di sterline: più di 80 milioni di euro.
In pochi tuttavia sanno che il ragazzone tedesco, fino all’età di 13 anni, sognava ben altri teatri d’espressione:
“Ad essere onesti, quando avevo 12-13 anni, il mio obiettivo era fare il parrucchiere. Due settimane fa, peraltro, mi è stato permesso di tagliare i capelli a mio fratello: l’ho rasato tutto per bene”.
Daniela Russo