Per un mese Euro 2016 ha visto susseguirsi vincitori e vinti sui dieci terreni di gioco degli stadi prescelti per ospitare la manifestazione sportiva, oggi però una sola tra Portogallo e Francia trionferà, laureandosi campione d’Europa. I lusitani inseguono la vittoria contro i francesi da quarant’anni e a livello di risultati sono decisamente in coda, avendo perso dei ventiquattro precedenti, diciotto sfide, pareggiandone una e vincendone solamente cinque. Questo, però, si è rivelato il torneo dei tabù sfatati, e chissà che il leader dei portoghesi, Cristiano Ronaldo, non aiuti la propria squadra a conquistare il titolo. Dopo le prime gare in cui la stella del Real non ha brillato di luce propria, Cristiano è tornato a essere e a fare il Cristiano che tutti conoscono, trascinando i suoi agli ottavi con la doppietta realizzata contro l’Ungheria e segnando nella partita contro il Galles, raggiungendo quota tre gol e due assist serviti e agganciando così Platini come miglior marcatore di questa competizione. Cr7 non si accontenta mai, vorrà certamente superare questo traguardo personale e sarà solo un caso se il calciatore da “sorpassare” è francese?
Platini potrebbe essere raggiunto anche da un’ altra stella, questa volta suo connazionale, Griezmann. Il petit diable ha realizzato fin qui ben sei reti, con 2 assist forniti ai compagni, affermandosi come terzo miglior realizzatore francese in un’edizione. L’attaccante dei transalpini è stato accomunato dal medesimo inizio in salita, non entusiasmante, di Ronaldo. Dopo la prima gara contro la Romania, il calciatore di Deschamps è stato criticato fortemente dalla stampa francese, solamente i veri campioni però sanno trasformare le critiche in stimoli e lui si è dimostrato tale, trascinando a suon di gol la propria formazione in finale. Tra lui e Cristiano Ronaldo vi è poi un’altra questione in sospeso. Dopo aver visto alzare davanti ai propri occhi la Coppa dalle grandi orecchie lo scorso maggio da Ronaldo e company, l’attaccante dell’Atletico non vorrà di certo provare la stessa sensazione e cercherà di far diventar quella di stasera la festa sua e di tutta la Francia, magari restituendo una piccola rivincita anche ai suoi tifosi di club.
Cr7 sa cosa significa perdere una finale di questo calibro in quanto nel 2004 lui e il Portogallo in casa propria sono stati sconfitti dalla Grecia, vedendosi infrangere all’età di diciotto anni un sogno sportivo. L’età che la stella dei blancos aveva in quell’anno è la stessa del giovane Renato Sanches, una delle rivelazioni di questa edizione. Il neo acquisto del Bayern Monaco ha stupito tutti, mostrando una grande personalità che per un ragazzo del 1997 non è certo scontata. Per lui una rete all’attivo e l’emozione di essere protagonista nella cavalcata della propria nazionale fino alla finale.
Alle 21.00, se sarà titolare, oltre a scendere sul rettangolo verde insieme ai suoi, con un talento come Ronaldo al suo fianco, Sanches si troverà davanti altri grandi campioni e tra questi, ovviamente, figurerà il fuoriclasse classe 1993, Paul Pogba. Uomo di mercato e soprattutto di campo, il centrocampista sta confermando le doti tecniche che lo contraddistinguono, le stesse qualità capaci di renderlo uno, se non il giovane più ricercato dalle big d’Europa. Se il suo cartellino è stato fissato a 120 milioni di euro, un motivo vi è, o forse, anche più di uno: Paul sa parlare al pallone e soprattutto, sa farlo parlare. Ultimo colpo di classe lo ha mostrato nella gara contro i tedeschi, quando dopo una magia, ha regalato al capocannoniere dell’Europeo – Griezmann – il pallone che ha messo in ghiaccio il match. Questa sera generazioni diverse mostreranno al mondo del calcio cosa vuol dire praticare questo sport e il Saint Denis, il luogo dal quale questa edizione ha preso il via, sarà lo stesso palcoscenico su cui calerà il sipario, ma soltanto dopo che il campo avrà decretato la Nazionale vincitrice.
Chiara Vernini