Espulsione Vecino: Orsato meglio del VAR ecco perché

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Il fallo di Matias Vecino su Mario Mandzukic che tanto ha fatto discutere per l’intransigenza con quale è stato punito, è secondo regolamento un fallo perseguibile di espulsione diretta sebbene non sembri esserci volontarietà. Secondo il regolamento infatti, l’arbitro in fase di punizione non deve tener conto della volontarietà ma della potenziale pericolosità dell’intervento. Gioco pericoloso per l’avversario: Rosso giusto.

Nasce però, in fase di gestione, una controversia dovuta alla procedura con la quale si è intervenuti, controversia legata incontrovertibilmente ad una “Falla” del protocollo del VAR.

Come sono andate le cose:

  • Vecino commette fallo immediatamente visto e punito, con cartellino giallo, da Orsato a quel punto però interviene il VAR, sotto supervisione di Valeri,per sospetta gravità ulteriore dell’intervento, quindi passibile di cartellino rosso diretto. E’ Valeri che chiama Orsato o Orsato che opta per l”On field review”?
  • Orsato  al VAR visiona il fallo e torna sui suoi passi ed estrae il rosso per l’uruguaiano.

Se così sono andate le cose, ovvero che Orsato si sia recato al VAR sotto sollecito da parte di Valeri si incappa in un’incostituzionalità della cosa rispetto a quanto stabilito dal protocollo, però, in quanto la lettera di protocollo NON consente la review dell’episodio perché:  

  • Le reviews sono limitate ad episodi relativi ad espulsioni dirette [perciò sono escluse le seconde ammonizioni, per motivi già spiegati in precedenza:
  • L’arbitro ha il dubbio che un fallo potenzialmente da cartellino rosso sia stato perduto oppure non visto chiaramente dagli ufficiali di gara;
  • Il VAR rileva un fallo da cartellino rosso non rilevato (…)“.

Fedelmente al secondo punto, Valeri dunque, non può intercorrere alla “on field review” in quanto il fallo è stato visto e giudicato dall’arbitro, operato considerato insindacabile. Il Var quindi avrebbe potuto, al contrario, intervenire esclusivamente in caso di mancata osservazione da parte di Orsato o titubanza dello stesso; se la decisione di intercorrere al Var fosse stata presa da Orsato per un dubbio personale (e non da Valeri), l’ausilio della tecnologia sarebbe stato legittimo. In questo caso però non è così.

In conclusione, l’operato di Orsato nel virare verso l’espulsione di Vecino è corretta, ad errare è Valeri per utilizzo improprio dello strumento.

Egle Patanè

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