Da modella e attrice di spot pubblicitari e videoclip musicali a giornalista e conduttrice per emittenti televisive e radiofoniche sarde, fino ad approdare a Sky Sport24. Stiamo parlando della giornalista cagliaritana Valentina Caruso che in esclusiva per Gol di Tacco a Spillo ha raccontato la sua storia, toccando, tra i tanti, il tema della donna nel mondo del calcio.
Una giornalista un po’ atipica con una laurea a pieni voti in archeologia e con un passato da modella e attrice: com’è iniziato il tuo percorso nel giornalismo?
È iniziato proprio scrivendo articoli di archeologia, ma anche di attualità e sport per alcune note riviste cagliaritane e lavorando contemporaneamente in tv. Poi dopo un anno mi hanno chiamata a Videolina, la prima tv in Sardegna, per condurre insieme ad altri colleghi la trasmissione sul Cagliari che andava in onda in prima serata, la domenica dopo le partite. Adesso lavoro a Radiolina, per Sky Sport e scrivo per l’Unione Sarda. Ho sempre studiato e lavorato contemporaneamente nel settore pubblicitario, per essere più indipendente fin da ragazzina, coltivando nel tempo libero le mie passioni, una di queste è il calcio.
Dalle tv, giornali e radio locali, fino ad approdare a Sky Sport: che rapporto hai con lo sport?
Un ottimo rapporto direi. Faccio un lavoro che amo. Ho praticato sport fin da quando ero piccola. Mi sono tesserata in una squadra di calcio. Ero l’unica bambina, ruolo centravanti, mi divertivo molto e soprattutto era una mia scelta, con buona pace di mia mamma che avrebbe preferito che facessi danza.
Qualche giorno fa hai rilasciato alcune dichiarazioni sul calcio femminile, affermando che questo sport non toglie femminilità alla donna. Perché secondo te il calcio sta prendendo sempre più piede tra le donne? Cos’è cambiato rispetto al passato?
Rispetto al passato credo stia cambiando proprio la mentalità. Ora i genitori lasciano i figli più liberi di seguire le proprie inclinazioni. Prima c’erano più pregiudizi e anche altre mode. Quando dicevo che giocavo a calcio mi prendevano per aliena, ora per fortuna le cose stanno cambiando.
Che la bellezza femminile e il calcio siano un connubio perfetto lo dimostra la calciatrice Debora Novellino, eletta prima Miss dell’anno…
Ecco un bell’esempio che abbatte i pregiudizi sul calcio come inibitore di femminilità.
Non solo nel calcio giocato, ma anche nel giornalismo sportivo sono aumentate le ragazze rispetto a qualche anno fa…
Qui ci sarebbe da fare le opportune distinzioni. La figura della valletta e quella della giornalista. Due ruoli che troppo spesso vengono confusi o sovrapposti. A volte sono uno strumento per aumentare il pubblico maschile altre, per fortuna, sono donne veramente competenti, preparate e non improvvisate. Per questi due motivi rispetto a prima vediamo molte più donne in trasmissioni sportive.
Gol di Tacco a Spillo è una testata composta solo da donne che si occupano di calcio, il primo caso in Italia: c’è ancora del maschilismo in questo settore o le donne “ne sanno di calcio” quanto gli uomini?
Mi riallaccio alla risposta di prima. A volte mi rendo conto che il maschilismo nasce anche dalla presenza di ragazze che per fare tv si lanciano in un mestiere che poi non è così facile. Questo crea pregiudizi anche verso donne che sono realmente competenti nel settore. Ci può essere inizialmente, ma se poi vien fuori la vera professionalità, il maschilismo finisce. Poi ci sono le gelosie, ma questo è un altro discorso. Infine una piccola percentuale rimarrà sempre maschilista e ce ne faremo una ragione, contenti loro.
Cagliaritana doc e tifosa rossoblu: quest’anno è un bel testa a testa tra Cagliari e Crotone in B…
Un bel testa a testa che rende più stimolante la lotta per la promozione. Il Cagliari è una squadra forte con molte risorse, più uomini per lo stesso ruolo, un allenatore vincente, carismatico e ambizioso. Il presidente ha scelto gli uomini giusti a partire dal direttore sportivo. Sono elementi che stanno facendo il Cagliari grande. La squadra deve continuare così, concentrarsi su se stessa senza badare a quello che fanno le altre.
In passato sei stata testimonial di brand regionali e nazionali per sponsorizzare la Regione Sardegna all’estero: quanto sei legata a questa terra sia dal punto di vista affettivo che lavorativo?
È un legame profondo che solo un isolano può capire. Adoro tutto della Sardegna, la natura, il clima, la storia, l’archeologia, la tradizione, la cucina, gli abitanti. Sono una sarda fiera e orgogliosa.
A livello professionale ti senti realizzata o hai ancora qualche sogno nel cassetto?
Sono molto contenta di ciò che ho fatto fino a ora, ma il percorso è ancora lungo e sono ancora tanti gli obiettivi.
Grazie a tutte le ragazze della redazione di Gol Di Tacco a Spillo, vi seguirò sempre con piacere e interesse.
Martina Giuliano