Il Torino in queste ultime ore sta diventando l’inaspettata protagonista dell’Europa League, con il Milan fuori dai giochi, grazie alla sentenza del Tas.
Come affronterà la squadra granata questa entusiasmante novità?
Lo abbiamo chiesto a Nicola Gallo del gruppo Mediapason-Tuttosport.
L’opportunità di disputare l’Europa League per il Torino, è stata inaspettata, o l’aspettativa era alta? E, come sta vivendo queste ore l’ambiente granata?
L’approdo in Europa non era nei programmi per questa stagione ma col passare delle giornate era chiaro che la squadra potesse arrivarci.
Come sta la squadra?
La squadra sta bene. È lo stesso gruppo che ha concluso brillantemente lo scorso campionato, con un girone di ritorno dietro solo ad Atalanta, Juve e Milan.
Il Toro manca dalle coppe dalla stagione 2014-15, quando superò il Brommapojkarna e RkSpalato nei preliminari di Europa League, e superò il girone con Bruges, Copenaghen ed Helsinki. Nei sedicesimi i granata pareggiarono 2-2 in casa con l’Athletic Bilbao, che arrivava dalla Champions e che aveva eliminato nei preliminari il Napoli, e poi furono la prima squadra italiana, e tuttora l’unica, a vincere al San Mames, imponendosi 3-2 con i gol di Quagliarella, Maxi Lopez e Darmian.
Sicuramente Mazzarri, è uno degli artefici di questo Toro pragmatico e battagliero.
L’anno scorso, la squadra ha perso solo 7 partite, risultando la migliore in trasferta dove è stata sconfitta appena 2 volte. I troppi pareggi hanno però penalizzato un po’ il cammino in classifica, e per questo ora il tecnico pensa ad un più offensivo 3-4-3.
Il feeling con Cairo è totale, e questa armonia giova a tutto l’ambiente.
Confermare in blocco il gruppo che ha collezionato il record nell’era dei tre punti la stagione passata e rinforzare la squadra con 3 innesti di qualità.
Per ora stenta a decollare.
L’obiettivo è un giocatore in grado di dare qualità sulla tre quarti offensiva, e il primo nome della lista Mazzarri è Simone Verdi del Napoli. Le richieste della Società di De Laurentiis al momento sono ritenute eccessive, ed il Toro che ha già il gradimento del giocatore di tornare granata dove è stato in passato spera di poter ottenere per regalare all’allenatore il giocatore richiesto.
Sicuramente la qualificazione ha cementato ulteriormente il gruppo, e molti hanno ulteriormente sposato il progetto granata, più che Belotti, nel mirino dei grandi Club sono finiti i difensori Izzo, Nkoulou e Lyanco.
Quale giocatore -attualmente non in rosa- vorresti vedere in maglia granata?
L’obiettivo è riuscire a stabilizzarsi in Europa e continuare a crescere, il sogno è la Champions, sfuggita l’anno scorso, per una manciata di punti.
L’Atalanta è l’esempio da seguire, e lo spogliatoio crede che quel sogno non sia così impossibile da realizzare.
Ci vuole fortuna, e soprattutto qualche big del Campionato che non renda, come nelle previsioni, come successo l’anno scorso a Roma o Milan. Ma la strada intrapresa è sicuramente quella giusta.
Ronaldo ha certamente attirato le attenzioni verso il nostro Campionato, e alzato la considerazione dei campioni verso la Serie A. Ma la qualità di un movimento, non viene determinato dalle eccellenze, che possono essere casi isolati, ma dalla classe media. La Juve è infatti un caso a parte, distante anni luce dalla maggior parte delle rivali.
Il cammino delle nostre squadre nelle coppe, in particolar modo in Europa League, ci dice che la Premier e la Liga sono ancora lontane. E il problema delle strutture è ancora sottovalutato nel nostro paese: abbiamo stadi obsoleti, e spesso deseri, che non giovano al nostro movimento.